Quattro exchange di criptovalute sudcoreani si sono trovati di fronte a delle regolamentazioni più rigorose durante il rinnovo dei loro conti bancari. Stando a quanto riportato dal sito di notizie TheBchain, i nuovi requisiti seguono alcune raccomandazioni sulle valute virtuali rilasciate dal Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI).
Come riportato da Cointelegraph a giugno, le nuove linee guida prevedono che i provider di servizi relativi al mondo crypto debbano conformarsi alle normative antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo al pari delle istituzioni finanziarie tradizionali.
Sebbene le guide del GAFI non siano obbligatorie o legalmente vincolanti, rappresentano comunque uno strumento efficace, in quanto un paese che sceglie di non adottare i nuovi standard potrebbe essere potenzialmente escluso dalla rete finanziaria globale.
Secondo TheBchain - dopo che queste linee guida sono state rilasciate - le banche che forniscono servizi agli exchange di criptovalute sono legalmente responsabili in caso di riciclaggio di denaro. Un esponente di un importante sito di trading coreano ha commentato lo sviluppo:
"È probabile che gli exchange di piccole e medie dimensioni privi dei fondi necessari per soddisfare questi standard scompariranno dal mercato."
Come riportato da Cointelegraph qualche settimana fa, le nuove raccomandazioni del GAFI non è stata accolta positivamente dai sostenitori della privacy. Un aspetto particolarmente criticato è quello della "regola del viaggio", che richiede ai fornitori di servizi di asset virtuali di raccogliere e trasferire informazioni sui clienti durante le transazioni.