Ryan Pinder, procuratore generale delle Bahamas e ministro degli Affari legali, ha confermato che il crypto exchange FTX è al centro di un'indagine "attiva ed in corso" da parte delle autorità della nazione caraibica.

Il 27 novembre, in una dichiarazione nazionale rilasciata in diretta sulla pagina Facebook dell'Ufficio del Primo Ministro, Pinder ha illustrato che "gli affari di FTX Digital Markets" sono sotto esame da parte di "autorità civili e penali", e che le autorità delle Bahamas stanno lavorando con "diversi specialisti ed esperti, e continueranno a farlo in base alle necessità".

"La Securities Commission, la nostra unità di intelligence finanziaria e l'unità per i crimini finanziari della Royal Bahamas Police Force continueranno a indagare sui fatti e sulle circostanze della crisi di insolvenza di FTX e su ogni potenziale violazione della legge delle Bahamas".

Pinder ha anche rivelato che le autorità bahamiane competenti cercheranno di chiedere conto di qualsiasi società o individuo che abbia commesso illeciti durante l'indagine, mentre collaboreranno con altre agenzie di regolamentazione e organi di polizia in tutto il mondo.

"Questi eventi ci ricordano le lezioni apprese dalla regolamentazione dei titoli e di altri settori finanziari sulla necessità di una forte cooperazione transfrontaliera. Il pubblico di tutto il mondo sarà servito al meglio da una forte cooperazione normativa internazionale".

La Securities Commission delle Bahamas ha sospeso la licenza di FTX Digital Markets (FDM), eliminando i poteri ai suoi amministratori il 10 novembre.

Il 12 novembre ha ordinato il trasferimento di tutti gli asset digitali di FDM ad un wallet digitale di proprietà della commissione, al fine di custodirli.

Pinder ha menzionato che l'autorità di regolamentazione del Paese ha adottato ulteriori misure di protezione approvate dalla Corte Suprema, ma rifiutando di elaborare ulteriori dettagli fino a quando "saremo sicuri che farlo non comprometterà alcun aspetto delle indagini in corso".

Pinder ha anche colto l'occasione per criticare la mozione d'emergenza presentata il 17 novembre da FTX Trading Limited, che ha accusato il "governo delle Bahamas" di aver "diretto l'accesso non autorizzato ai sistemi dei Debitori", a seguito dell'avvio della procedura fallimentare del Capitolo 11 negli Stati Uniti.

Ha definito le accuse "estremamente deplorevoli" per aver travisato "l'azione tempestiva intrapresa dalla Securities Commission", difendendo al contempo tutte le misure adottate finora dall'autorità di regolamentazione del Paese.

Le Bahamas hanno incoraggiato le società crypto a trasferirsi nel Paese insulare per sostenere la crescita economica. Tuttavia, da allora sono state scosse dal crollo di FTX.

Inoltre, l'area è stata duramente colpita dall'uragano Dorian del 2019 e dalla pandemia COVID-19, mettendo in ginocchio l'economia fortemente basata sul turismo. Con la scomparsa di FTX, sono venuti meno anche molti posti di lavoro nella piccola nazione.

Tuttavia, Pinder ha sottolineato la sua convinzione che, nonostante le "tragedie personali" associate al crollo di FTX, si aspetta un "contagio marginale al di là della sfera degli asset digitali sia qui alle Bahamas che nel resto del mondo", riferendosi ad un rating di Standard & Poor's del 22 novembre per le Bahamas, che prevede un outlook stabile, citando la performance del settore turistico:

"Standards and Poor ha previsto un outlook stabile per la nostra economia, basandosi in parte sul presupposto che non ci sarà un impatto negativo materiale sulle Bahamas derivante dal collasso mondiale di FTX".