Negli ultimi anni la quotazione di Bitcoin (BTC) ha rispecchiato fedelmente quella del mercato azionario statunitense, in particolare del Nasdaq e dell'indice di riferimento S&P 500. Attualmente, con l'esodo storico dei gestori di fondi dalle azioni statunitensi, ci si chiede se Bitcoin possa subire un'ulteriore battuta d'arresto.

Gestori di fondi scaricano azioni statunitensi a ritmo mensile da record

Secondo l'ultimo sondaggio di Bank of America, tra febbraio e marzo gli investitori hanno ridotto l'esposizione alle azioni statunitensi di 40 punti percentuali, la più alta mai registrata.
Si tratta del calo mensile più marcato da quando la banca ha iniziato a monitorare i dati nel 1994. Il mutamento, soprannominato “bull crash”, riflette la diminuzione della fiducia nella performance economica degli Stati Uniti e i crescenti timori di una recessione globale.
Con un netto 69% di gestori intervistati che dichiarano il picco dell'“eccezionalismo statunitense”, i dati suggeriscono un cambiamento sismico che potrebbe ripercuotersi su asset di rischio come Bitcoin, soprattutto in considerazione della loro persistente correlazione positiva a 52 settimane nel corso degli anni.

Grafico del coefficiente di correlazione tra Bitcoin e indice S&P 500 a 52 settimane. Fonte: TradingView

Ulteriori rischi di ribasso per Bitcoin e, a sua volta, per il più ampio mercato delle criptovalute derivano dall'aumento delle allocazioni di liquidità degli investitori.
L'indagine di marzo della BofA rileva che i livelli di liquidità, un tipico segnale di fuga dal rischio, sono balzati al 4,1% dal 3,5% di febbraio, il valore più basso dal 2010.

Risultati del sondaggio di marzo di BofA Global Fund Manager. Fonte: BofA Research

Ad aggravare il disagio, il 55% dei gestori ha indicato la “guerra commerciale con conseguente incipit di recessione globale” come il principale rischio di fondo, in aumento rispetto al 39% di febbraio, mentre il 19% teme che l'inflazione costringa la Fed a rialzare i tassi, entrambi scenari che potrebbero smorzare l'entusiasmo per gli asset di rischio come Bitcoin.
Al contrario, la lista dei trade più affollati del sondaggio include ancora “Long crypto” al 9%, in coincidenza con l'istituzione della riserva strategica in Bitcoin negli Stati Uniti.
Nel frattempo, il 68% dei gestori prevede tagli dei tassi della Fed nel 2025, rispetto al 51% del mese scorso.
In passato, i tassi più bassi hanno coinciso con i guadagni di Bitcoin e del più vasto mercato delle criptovalute, cosa che gli scommettitori di Polymarket ritengono certa al 100% prima di maggio.

Prezzo di Bitcoin appeso a un filo

A due mesi dal raggiungimento del massimo storico sotto i 110.000 dollari, il prezzo di Bitcoin è precipitato di oltre il 25%, un calo che molti considerano una correzione tipica da bull market, suggerendo che la criptovaluta possa tranquillamente riprendersi nei prossimi mesi.
“Storicamente, Bitcoin subisce questo tipo di correzioni durante i rally di lungo periodo e non vi è motivo di ritenere che stavolta sia differente”, spiega a Cointelegraph il fondatore di Derive Nick Forster, aggiungendo però che i prossimi sei mesi dipenderanno dall'andamento dei mercati tradizionali.
Dal punto di vista tecnico, oggi Bitcoin si è mantenuto al di sopra della sua media mobile esponenziale a 50 settimane (EMA a 50 settimane; l'onda rossa) a 77.250 dollari.

Grafico settimanale di BTC/USD. Fonte: TradingView

Storicamente, il prezzo di BTC tende a tornare verso l'EMA a 50 settimane a seguito di forti rialzi. La rottura decisiva dell'asset al di sotto dell'onda di supporto ha indicato in passato l'inizio dei bear market, in particolare nei cicli del 2018 e del 2022.

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Fonte: Milkybull Crypto

Una netta rottura al di sotto dell'onda di supporto potrebbe far sì che i ribassisti di BTC puntino l'EMA a 200 settimane (l'onda blu) al di sotto dei 50.000 dollari, riflettendo il sentiment di ribasso discusso nel sondaggio di BofA.
Al contrario, la permanenza al di sopra dell'EMA a 50 settimane ha condotto i prezzi verso nuovi massimi, simili a quanto avvenuto nel 2024. Qualora Bitcoin dovesse recuperare il supporto dell'onda suddetta, la probabilità di testare il livello di resistenza psicologica di 100.000 dollari è elevata.

Questo articolo non fornisce consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione comporta dei rischi: i lettori dovrebbero condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo