I paesi del G20 hanno richiesto la tassazione del settore delle criptovalute, nonché l'implementazione di regolamentazioni più severe per combattere il riciclaggio di denaro. In particolare, il documento presentato dai leader del G20 descrive un "sistema di tassazione per servizi di pagamento elettronico internazionale".

Pare che i paesi membri, i quali si sono riuniti la scorsa settimana a Buenos Aires in Argentina, siano già a lavoro su una nuova struttura normativa: questa potrebbe essere presentata già durante il G20 del prossimo anno, che verrà ospitato dal Giappone. L'entrata in vigore della versione finale di tali regolamentazioni, che verrà redatta dopo aver preso in considerazione richieste e proposte di ogni stato membro, è prevista per il 2020.

Ad ottobre di quest'anno, il CEO dell'applicazione per investimenti in criptovalute Circle aveva invitato le economie globali a sviluppare regolamentazioni coordinate per il settore delle monete digitali. Durante un'intervista con Reuters, Jeremy Allaire aveva infatti sottolineato la necessità di una "normalizzazione a livello G20".

A luglio anche Bruno Le Maire, Ministro francese delle Finanze, aveva invitato il G20 a discutere dell'industria delle criptovalute. Al tempo l'uomo aveva affermato:

"È presente un chiaro rischio di speculazione. Bisogna considerare ed esaminare questo problema, e studiare come ogni stato membro del G20 può regolamentare il Bitcoin".