Il Consiglio per la Stabilità Finanziaria (FSB), ente internazionale che si occupa di monitorare il sistema finanziario mondiale, ha affermato che gli organi di regolamentazione devono migliorare le proprie strategie per la valutazione dei rischi relativi alle attività dell'industria delle criptovalute.

Nonostante l'FSB non creda che al momento le monete digitali rappresentino "un rischio tangibile alla stabilità" del settore finanziario, gli organi di regolamentazione dovrebbero comunque tenere sotto controllo le interazioni fra banche e criptovalute. Inoltre, secondo l'ente internazionale le attuali strutture normative risultano piuttosto deboli, e la rapida evoluzione della tecnologia potrebbe portare all'introduzione affrettata di leggi discutibili.

L'FSB conclude il proprio resoconto spiegando che al momento le criptovalute ricadono al di fuori della propria giurisdizione, in parte a causa degli standard normativi incoerenti o persino contraddittori adottati dai vari paesi. Ad esempio, la Cina ha deciso di bandire quasi totalmente gli exchange dal territorio, mentre il vicino Giappone sta tentanto di mantenere la legalità di queste piattaforme grazie ad un sistema di licenze.

A luglio dello scorso anno, il Consiglio per la Stabilità Finanziaria aveva presentato ai Ministri delle Finanze del G20 un documento nel quale sosteneva che le criptovalute avessero bisogno di supervisione, data la rapida crescita dei mercati. Ciononostante, anche al tempo questa tecnologia non veniva considerata un rischio per la stabilità economica.