In un recente resoconto, intitolato "(Un)Steady as She Goes", il Goldman Sachs Investment Strategy Group afferma che il Bitcoin (BTC) e la "mania delle criptovalute" potrebbero seriamente compromettere le prospettive di mercato per il resto dell'anno. Per quanto riguarda gli altri fattori destabilizzanti, l'elenco della compagnia include: terrorismo, crescita del populismo, nascita di tensioni geopolitiche e aumento nel numero di attacchi informatici.

Goldman Sachs prevede un ulteriore declino dei mercati delle monete digitali, in quanto "dal nostro punto di vista queste criptovalute non soddisfano nessuno dei tre ruoli tradizionali del denaro. [...] Non possono essere ritenute uno strumento di scambio, un'unità di misura o una riserva di valore".

Nonostante le monete digitali vengano considerate un possibile fattore di rischio, la compagnia spiega anche che "il loro declino non influenzerà negativamente le prestazioni dei beni finanziari in generale, in quanto al momento le criptovalute rappresentano appena lo 0,3% del PIL mondiale". All'interno del resoconto viene inoltre spiegato che le criptovalute "non riusciranno a mantenere il proprio valore nella loro versione attuale".

Bitcoin and Ether Price Indexes. Source: Goldman Sachs Investment Strategy Group

Indice dei prezzi di Bitcoin e Ethereum. Fonte: Goldman Sachs Investment Strategy Group

In un simile resoconto, pubblicato a gennaio di quest'anno, l'azienda aveva descritto la mania delle criptovalute come un fattore "che causa alti livelli d'inquietudine tra gli investitori". Al tempo Goldman Sachs si era astenuta dal formulare alcuna previsione, poiché anche se il prezzo del Bitcoin si fosse "raddoppiato o triplicato", la compagnia era certa che la moneta non avrebbe mantenuto tale valore sul lungo periodo.

Nonostante la posizione scettica adottata dall'istituzione bancaria, il CEO Lloyd Blankfein ha recentemente affermato che l'adozione delle criptovalute potrebbe avvenire in maniera simile a quella del denaro cartaceo, che ha oggi totalmente rimpiazzato oro e argento. A suo parere infatti sarebbe "troppo arrogante" affermare che le monete digitali non potranno mai essere adottate su larga scala solo perché al momento risultano "spiacevoli" o "insolite".

David Solomon, COO di Goldman Sachs, ha inoltre svelato che l'azienda sta valutando la possibilità di offrire lo scambio di derivati basati su criptovalute, allo scopo di "evolvere il proprio business e adattarsi all'ambiente".