Una nuova piattaforma ibrida, a metà fra DAG e blockchain, afferma che "la velocità, scalabilità e sicurezza" della propria tecnologia potrebbe apportare enormi benefici alle aziende che gestiscono un gran numero di transazioni.

Inizialmente l'obiettivo di BEXAM era quello di realizzare un exchange ibrido di criptovalute, capace di offrire le migliori funzioni delle piattaforme sia centralizzate che decentralizzate grazie ad un algoritmo innovativo.

Tuttavia, dopo i lusinghieri riscontri ottenuti dalla tecnologia, l'azienda ha deciso di allontanarsi dall'affollato settore degli exchange di criptovalute e di concentrarsi invece sullo sviluppo della propria infrastruttura, capace di generare nuovi blocchi in appena 0,2 secondi e gestire approssimativamente 40 milioni di transazioni al secondo.

BEXAM ha spiegato che attualmente le grandi compagnie stanno affrontando uno spiacevole dilemma. Optare per piattaforme centralizzate significherebbe incorrere in potenziali falle nella sicurezza, mentre le alternative decentralizzate tendono ad essere estremamente lente e pertanto inutilizzabili per la gestione di grandi imprese.

Le motivazioni della compagnia

BEXAM pianifica di offrire soluzioni su misura per grandi aziende, così da generare un effetto a cascata e promuovere l'utilizzo della blockchain tra un gran numero di imprenditori. Dimostrando le potenzialità di questa tecnologia, la compagnia è certa che in futuro la blockchain verrà utilizzata nella vita di tutti i giorni, divenendo il cuore pulsante della nostra società.

La ristrutturazione descritta in precedenza ha portato ad un rebrand, con tanto di nuovo logo e aggiornamento portale in rete, che ha lo scopo di informare i visitatori sugli obiettivi futuri dell'azienda.

"Gli exchange sono disponibili ovunque. Nonostante la nostra tecnologia sia certamente notevole, non offrivamo alcuna innovazione distintiva che ci avrebbe permesso di prevalere sulla concorrenza", ha spiegato BEXAM in un articolo pubblicato sul proprio blog. "Se ci fossimo lanciati nel mare degli exchange, saremmo stati semplicemente spazzati via, e il vero potenziale della nostra tecnologia non sarebbe mai stati realizzato".

Nonostante la riorganizzazione, BEXAM sottolinea che accoglierà sulla propria piattaforma qualsiasi startup "con una filosofia simile e desiderosa di realizzare nuove applicazioni".

Una rete dalla struttura singolare

BEXAM spiega che la propria rete riesce a raggiungere velocità incredibili grazie ad un innovativo algoritmo di consenso, denominato Proof of Rounds (PoR), sviluppato da un gruppo di ingegneri giapponesi.

L'algoritmo PoR genera nuovi blocchi in ordine piuttosto che casualmente, e funziona basandosi su una struttura gerarchica suddivisa in Master Node, Super Node e Normal Node. La produttività stessa dei nodi è stata inoltre ottimizzata assegnando compiti specifici ad ogni insieme gerarchico.

DAG sta per "Directed Acyclic Graph": secondo quanto riportato all'interno del white paper di BEXAM, questa tecnologia implica che "il numero di nodi in ogni strato aumenta automaticamente, consentendo alle informazioni di essere trasmesse senza incorrere in grosse riduzioni della velocità".

BEXAM ha inoltre mostrato un grafico che compara il numero massimo di transazioni al secondo (TPS) che gli altri sistemi riescono a gestire: Bitcoin può supportare appena 7 TPS, mentre Ethereum circa 20. Per quanto riguarda invece le grandi istituzioni come PayPal e VISA, questo numero aumenta rispettivamente a 450 e 56.000 TPS. L'algoritmo di BEXAM può gestirne fino a 40 milioni.

L'algoritmo Proof of Rounds è stato ideato dall'azienda Early Works, e BEXAM ha stretto un accordo di collaborazione esclusiva per realizzare una nuova piattaforma basata su questo concetto. Il token nativo dell'ecosistema, il BXA, verrà utilizzato dalle compagnie operanti nella rete per il pagamento delle tariffe.

Fra il 19 e il 29 novembre si terrà una vendita privata di token. La data della vendita pubblica IEO verrà annunciata molto presto.

 

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