Secondo quanto riportato dal quotidiano giapponese Nikkei, i famosi produttori automobilistici Honda e General Motors (GM) stanno conducendo delle ricerche sull'interoperabilità di veicoli elettrici e smart grid utilizzando la tecnologia blockchain.

Come parte del progetto, Honda e GM esamineranno se i veicoli elettrici possono essere utilizzati per stabilizzare la fornitura di energia nelle smart grid. Nello specifico, le società intendono sviluppare dei metodi di recupero dei dati tra veicoli elettrici e reti intelligenti, che consentiranno ai possessori di tali auto di guadagnare commissioni dallo stoccaggio dell'energia nelle batterie e scambiandola con la rete.

Le due aziende lavoreranno all'interno del consorzio tecnologico internazionale Mobility Open Blockchain Initiative (MOBI), che ha come obiettivo proprio quello di rendere più efficienti i servizi di mobilità. La piattaforma è stata lanciata a inizio maggio ed è frutto dell'ingegno di oltre trenta partecipanti tra cui Bosch, Hyperledger, IBM e IOTA.

Come precedentemente riportato da Cointelegraph, GM ha depositato un brevetto che descrive una soluzione blockchain per la gestione dei dati provenienti dai veicoli autonomi. Il sistema mira a fornire una distribuzione dei dati "sicura" e "robusta" e uno scambio interoperabile tra più veicoli automatizzati e altre entità, come comuni, autorità regionali e strutture pubbliche.

Il colosso automobilistico americano sta inoltre collaborando ad un progetto della startup Spring Labs, che mira a migliorare la sicurezza dei dati.

Le case automobilistiche che mostrano interesse per la tecnologia blockchain sono sempre di più: recente è il caso del gigante tedesco Mercedes-Benz, che ha sviluppato una piattaforma blockchain che consente l'archiviazione di documentazione e contratti, in modo da migliorare il livello di trasparenza e sostenibilità delle catene di distribuzione più complesse.