Il 26 novembre, il prezzo di Bitcoin (BTC) è crollato di un incredibile 16% fino a 16.334$, dopo aver raggiunto il suo picco a 19.484$ il giorno precedente. I dati suggeriscono che liquidazioni a cascata siano state la causa principale dell’enorme correzione.
Prima del pullback, l’open interest nel mercato dei future su Bitcoin ha stabilito un nuovo record. Inoltre il mercato dei derivati era sovraffollato di compratori, creando una polarizzazione dal lato dei rialzisti.

La combinazione dei due fattori ha provocato una rapida contrazione in BTC accompagnata da un picco del volume di trading nel mercato dei future.
Oltre un miliardo di dollari in contratti future sono stati liquidati, uno scenario simile al crollo del 12 marzo. Il Chicago Mercantile Exchange, ad esempio, ha registrato 1,8 miliardi di dollari in volume, la cifra più alta di sempre secondo Skew.
Cosa ha causato la cascata di liquidazioni?
Quando il prezzo di Bitcoin ha iniziato a calare, gli afflussi verso gli exchange sono aumentati. Questo indica che le whale, o investitori ad alto patrimonio netto, stavano vendendo aggressivamente sui principali exchange, incluso Coinbase.

Ki Young Ju, il CEO di CryptoQuant, ha segnalato che l’indicatore All Exchanges Inflow Mean stava mostrando la pressione di vendita in arrivo dalle whale.
Inizialmente, il sell-off da parte delle whale ha spinto BTC a circa 18.000$. Tuttavia, a causa del numero probabilmente elevato di contratti long sovraindebitati, la flessione del prezzo ha portato a un enorme long squeeze.
Nel giro di qualche ora Bitcoin è precipitato fino a toccare i 16.334$, tracciando un crollo simile al Black Thursday di marzo. I dati suggeriscono che quasi 1,9 miliardi di dollari in contratti future siano stati liquidati nelle ultime 24 ore.
Secondo Glassnode, una società di analisi on-chain, Binance Futures ha registrato i picchi di liquidazioni più alti tra gli exchange, per un totale di 425 milioni di dollari in solo due ore, alle 4 e alle 9.
“Liquidazioni orarie di posizioni long su #Binance: -262 milioni di dollari alle 4 am, -163 milioni di dollari alle 9 am.”
Hourly liquidations of long positions on #Binance:
— glassnode (@glassnode) November 26, 2020
- $262M at 3am UTC
- $163M at 8am UTC#Bitcoin pic.twitter.com/iVmD4TXCpZ
Enormi oscillazioni del prezzo in seguito a leggeri pullback iniziali sono prevedibili in presenza di funding rate elevati. Sin dai primi giorni di novembre il mercato è stato prevalentemente long su BTC, aumentando il rischio di una forte correzione,
Come sottolineato il giorno prima del crollo da Brian Kelly, trader di CNBC Fast Money, i funding rate dei contratti future perpetui su Bitcoin erano in aumento, commentando:
“Stiamo iniziando a vedere i trader retail entrare nel mercato e i tassi d’interesse per il trading con margine salire notevolmente.”
Cosa succede ora?
Il crollo di BTC ha distrutto gli order book dei principali exchange, e il mercato delle criptovalute ha visto un’enorme correzione complessiva.
Ci sono tre potenziali scenari per Bitcoin nel breve termine. Primo, potrebbe riprendersi con relativa rapidità tornando a 18.000$. Secondo, potrebbe continuare a scendere verso la prossima zona di supporto a 13.700$. Terzo, potrebbe rimanere all’interno di un range, consentendo al mercato dei derivati di stabilizzarsi.
Tuttavia, c’è un parametro preoccupante. Glassnode ha rivelato che il numero di whale di Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico.
Questo significa che il mercato presenta ancora una potenziale pressione di vendita significativa derivante dagli investitori ad alto patrimonio netto. Il 25 novembre, gli analisti di Glassnode hanno segnalato:
“Il numero di whale di Bitcoin (entità che possiedono almeno 1.000 BTC) ha raggiunto un nuovo ATH dopo più di 4 anni. Un’entità si riferisce a un cluster di indirizzi sul network controllati dallo stesso individuo/istituzione.”
Basandosi su diversi fattori fondamentali e tecnici, Brian Kelly aveva previsto un pullback a breve termine nel mercato di Bitcoin dopo l’arrivo del crypto asset a 19.000$. Nonostante ciò, ha precisato di essere fortemente ottimista per il futuro:
“Sono ancora un Bitcoin Bull. Negli anni a venire, resterà un rialzista per il prossimo decennio. Tuttavia, se tolgo il mio cappello da investitore a lungo termine e indosso quello da hedge fund trader a breve termine, ci sono un paio di cose che sto iniziando a vedere come segni di un massimo."