In un momento di crisi globale, di pandemia e in un ambiente politico e sociale generalmente instabile, le criptovalute hanno mostrato una notevole solidità. Inoltre, la recessione economica indotta dalla pandemia ha di fatto aiutato il settore, non solo attirando trader professionisti ma anche facendo rivivere l'attività di mining per generare reddito passivo.  

Non sorprende, quindi, che i Paesi che stanno vivendo situazioni politiche ed economiche difficili abbiano assistito a un boom nell'acquisto di GPU negli ultimi mesi. Nella regione dell'Abkhazia, dove tutte le attività crypto sono illegali dal 2018, i cittadini hanno speso più di 500.000 dollari in attrezzature per il mining in sei mesi. 

Un altro fattore che ha aiutato a diffondere il mining è la forte crescita di prezzo delle crypto. Bitcoin (BTC) è aumentato di quasi un terzo, mentre l’hype per la DeFi ha portato le gas fee di Ether (ETH), la valuta più popolare per il mining, a livelli mai visti prima.

Quindi, questo articolo intende spiegare come progettare una macchina per il mining e chiarire i vantaggi ed i rischi associati ad una simile iniziativa.

Componenti per il mining

Un impianto di mining è costituito da un computer che ha molte schede grafiche ma nessun monitor. I case dei computer vengono riempiti con molte GPU, un alimentatore, una scheda madre e un sistema di raffreddamento. Se si decide di collegare un monitor, esso può diventare un normale computer dove un utente può aprire un browser o giocare al suo videogioco preferito. 

L'impianto è collegato a Internet, e quindi alla blockchain. La rete funziona da sola, ed effettua le transazioni utilizzando la potenza delle schede grafiche. Per essere più precisi, una mining rig è costituita da: 

  • Una normale scheda madre, che ha una serie di connettori per schede grafiche.
  • Un hard disk drive, o HDD, con 100-250 gigabyte di memoria per ospitare il proprio wallet crypto: un wallet Ether di solito occupa 25 GB, mentre uno per BTC richiede 50 GB o più. 
  • Diverse GPU, che sono i componenti più importanti in una macchina perché sono la base che definisce la crypto che un utente andrà ad estrarre, insieme al suo profitto futuro. 
  • Un'unità che genera energia. Una macchina con quattro GPU spesso richiede più di un generatore di potenza. Di solito, i miner usato diverse unità da 750 watt collegate tra loro. 
  • Un adattatore di alimentazione per GPU. Le schede video sono collegate alla scheda madre usando speciali schede di estensione chiamate "riser". Esistono molti tipi e modelli diversi di riser, ma il PCI-E 1x versione 006 è il più popolare. 
  • Un interruttore
  • Un sistema di raffreddamento. Sarebbe preferibile avere diversi raffreddatori per fornire flussi d'aria aggiuntivi. 

Un altro dettaglio importante è la struttura necessaria per supportare la mining rig: è consigliabile utilizzarne una in legno o in alluminio. Le dimensioni della macchina saranno leggermente più grandi del suo telaio a causa delle parti sporgenti, degli adattatori e del sistema di raffreddamento. Per esempio, un impianto a sette GPU sarà circa 53 centimetri in larghezza, 30 centimetri in profondità e 30 centimetri in altezza.

Dopo aver acquistato tutti i componenti, è il momento di progettare la macchina: compito piuttosto facile per una persona che ha esperienza con l'hardware dei computer. Inoltre, ci sono molte guide su YouTube. 

Quando una la macchina è pronta, basta installare un software, cioè scegliere un programma che estragga la valuta che preferiamo. Un altro modo è quello di trovare una mining pool, un modo popolare per estrarre crypto: difatti, sta diventando sempre più difficile fare mining individualmente a causa della sua crescente complessità. Sono disponibili anche alcuni strumenti come TeamViewer, per il controllo remoto, e WatchDog, che riavvia automaticamente il sistema se il programma si blocca. 

Le migliori GPU 

Di norma, un piccolo impianto dovrebbe includere da 4 a 7 schede video, anche se ci sono delle eccezioni. I miner possono collegare da 10 a 15 schede GPU a una singola scheda madre, ma 7 è il numero ottimale perché il sistema operativo Windows 10 di Microsoft è in grado di rilevare solo questo numero di schede. Ma c'è una soluzione: un software specializzato per il mining basato sul kernel Linux. In questo caso, la cosa più importante è scegliere la scheda madre giusta, come una serie ASRock Pro BTC+ o simili. 

Determinare quali GPU siano le migliori per il mining non è così semplice, poiché la risposta dipende solo dalla quantità di denaro di cui dispone l’utente. In generale, non ha molto senso acquistare le GPU più costose e potenti al prezzo di due o tre leggermente meno performanti, perché c'è una maggiore possibilità che quelle più economiche portino maggiori benefici, grazie al loro basso consumo energetico e al costo iniziale ridotto. 

Gli incassi maggiori si ottengono attualmente con le schede Nvidia GeForce RTX 2080 Ti e AMD Radeon VII, ma è più redditizio costruire una mining farm con le schede AMD Radeon RX 580 e Nvidia GeForce GTX 1660 Super, poiché si ripagheranno molto più velocemente.

Va inoltre tenuto presente che le schede della serie AMD RX possono essere flashate cambiando i timing della VRAM, oppure facendo downvolting o overclocking del core. Programmi come MSI Afterburner e Sapphire TriXX possono aiutare a realizzare queste modifiche, che aiuteranno le GPU a raggiungere il massimo delle prestazioni.

Il problema dell’elettricità

Negli ultimi 10 anni, il mining si è trasformato da un semplice hobby piuttosto economico a un'impresa professionale ad alta tecnologia che implica elevate barriere all'ingresso, non solo per le attrezzature ma anche per la manutenzione. 

Dopo l'acquisto delle attrezzature, il costo dell'energia elettrica diventa la spesa principale, che influisce direttamente sulla redditività. Il consumo di energia di una mining rig è costituito dai seguenti componenti: 

  • Le GPU, a seconda dell'algoritmo, consumano tra i 360 ed i 1500 watt per un impianto da 6 a 7 schede. 
  • La scheda madre, l'unità di alimentazione, l'HDD e la RAM consumano fino a 100 watt
  • Il sistema di raffreddamento utilizza da 20 watt a diversi kilowatt quando si utilizzano sistemi di condizionamento dell'aria. 

Quindi, come fa un miner a ridurre il costo dell'elettricità? La principale fonte di consumi di elettricità sono le GPU e, con le giuste impostazioni, esso può essere ridotto in modo significativo. Ad esempio, quando si estrae Ether, la cosa principale è l'overclock della memoria video. La modalità di funzionamento ottimale per le GPU è impostare il voltaggio del core a circa 830/850 millivolt per le schede AMD e 650/850 millivolt per le schede Nvidia. L'abbassamento del voltaggio sul core della scheda, oltre a ridurre il consumo di energia, diminuisce anche la quantità di calore. 

Gli alimentatori con certificazione “80 Plus Gold” o superiore permettono di consumare meno energia, il che significa che risparmiano circa il 15% di elettricità rispetto alle apparecchiature sprovviste di detta certificazione. Un altro modo è quello di cambiare gli HDD con SSD, che aumenterà la velocità di caricamento del sistema operativo e ridurrà il consumo di energia di ogni impianto di 5/15 watt. Inoltre, le RAM moderne (DDR4 o DDR3L invece di DDR3) ed i processori più recenti possono ridurre il consumo di altri 10-20 watt. 

Un miner può ridurre i consumi anche con metodi leggermente più complicati, come scovare tariffe elettriche più economiche: ad esempio, installando gli impianti dove ci sono tariffe ridotte per i consumatori con stufe elettriche o riscaldamento elettrico e prezzi notturni più bassi. Se possibile, i miner possono anche mettersi in contatto con una centrale elettrica per scoprire se ha un eccesso di capacità. Inoltre, si possono creare i propri parchi solari o eolici e utilizzarli per il mining, ma non tutti possono permettersi un tale investimento. 

Il mining in cloud

Tenendo presente la situazione di instabilità dell'economia, alcuni potrebbero voler entrare a far parte della community dei miner, ma essere bloccati a causa degli elevati costi iniziali. Qui può entrare in gioco il cosiddetto "hosted mining”, in cui le crypto vengono estratte attraverso un collegamento remoto ad apparecchiature affittate. Philip Salter, head of operations presso Genesis Mining, società che fornisce questo tipo di servizi, ha detto a Cointelegraph:

"Dal momento che il mining sta diventando sempre più competitivo, i margini si stanno riducendo ed è più difficile per i miner domestici competere: devono spremere ogni goccia di efficienza possibile, e questo significa far crescere l'attività (economie di scala) e farlo in un luogo dove l'elettricità è incredibilmente economica. [...] Il cloud mining sembra l'unica opzione possibile per molti."

L'hosted mining inizia con la scelta da parte dell'utente di un fornitore di capacità computazionale. Poi bisogna stipulare accordi con l'azienda per connettersi alle sue attrezzature. Dopo aver pagato per la capacità di calcolo, ai minatori viene fornito accesso al mining crypto a distanza attraverso l'attrezzatura noleggiata. Quindi, gli utenti hanno bisogno solo di un computer e di una connessione Internet veloce per operare. Le commissioni vengono addebitate in base agli accordi stabiliti tra le parti.  

Questo tipo di mining presenta una serie di vantaggi: non richiede capitali iniziali, non bisogna collegare le attrezzature da soli né sostenere costi per manutenzione ed elettricità, si può terminare l’operazione in qualsiasi momento e non c'è bisogno di disporre di particolari conoscenze e competenze tecniche. 

Ci sono anche rischi nel cloud mining, soprattutto perché, come ogni settore giovane, molti soggetti disonesti cercano di appropriarsi dei fondi di utenti novellini. Quindi, quando si sceglie una piattaforma, gli utenti dovrebbero dedicare del tempo a studiarne attentamente la storia e le recensioni. 

Inoltre, l'hosted mining ha rendimenti inferiori rispetto a quanto si può ottenere utilizzando le proprie attrezzature. Si tratta comunque di un'opzione praticabile: perché rinunciare a un'opportunità di reddito passivo, anche se non troppo significativo?

Costruire da soli

Riassumendo, si può dire che oggi l'attività di mining sembra essere un modo attraente per fare un po' di soldi. Se per qualche motivo l'hosted mining fosse scomodo per voi, allestire un impianto personale non dovrebbe essere troppo difficile. Ciò richiede però un investimento iniziale e un po' di tempo per capire come funziona il sistema. 

Randy Ready, CEO e chief technology officer di Mining Rig Rentals, piattaforma di noleggio di hardware per mining, ritiene che costruire il proprio sistema sia certamente più interessante: "Suggerisco di partire con una piattaforma piccola e potenzialmente ingrandirsi una volta che si ha familiarità con il mining e si ha un reddito stabile". 

Avviso: Cointelegraph non supporta alcun contenuto in questa pagina. Anche se il nostro obiettivo è quello di fornirvi tutte le informazioni rilevanti che abbiamo, i lettori dovrebbero fare ricerche prima di intraprendere qualsiasi azione ed assumersi la piena responsabilità delle loro decisioni. Questo articolo non può essere considerato un consiglio di investimento.