Il Comune di Vizzini, in provincia di Catania, utilizzerà la tecnologia blockchain sviluppata dalla Scrypta Foundation per la tokenizzazione e la distribuzione dei buoni spesa: lo conferma un comunicato stampa recentemente condiviso con la redazione di Cointelegraph.

Si tratta di uno dei primissimi esempi di uso della blockchain in Italia per il miglioramento del quotidiano e del sociale. Queste risorse, stanziate dal Governo e dalle Regione in aiuto ai nuclei familiari più fragili e disagiati, hanno come obiettivo l'acquisto di beni di prima necessità come farmaci e alimentari.

Blockchain per aggirare gli ostacoli burocratici

In particolare, la Scrypta Foundation metterà gratuitamente a disposizione del Comune di Vizzini il suo strumento Social Pay, un sistema di pagamento digitale su blockchain che consente di aggirare gli ostacoli burocratici e di snellire le procedure.

Andrea Nicastro, fondatore e membro del consiglio di amministrazione di Scrypta Foundation, ha commentato in merito all'iniziativa:

"Social Pay è in sostanza un semplice ed intuitivo sistema di pagamento basato su carte in grado di far comunicare la Pubblica Amministrazione, il cittadino e gli esercenti aderenti alla piattaforma web. Permette la dematerializzazione del buono spesa grazie alle nuove opportunità offerte dalla tecnologia blockchain.

L’implementazione capillare di un simile servizio determina un notevole risparmio per la Pubblica Amministrazione dovuto alla semplificazione delle attività di rollo, distribuzione e pagamenti, certificati da sistemi algoritmici innovativi espressamente progettati per la validazione delle trasmissioni dei dati."

In progetto è totalmente open source e liberamente consultabile su GitHub: ciò significa che i Comuni interessati all'iniziativa possono facilmente replicare il medesimo sistema anche nel proprio territorio.

Come funziona?

Sebastiano Cataudo, Core Dev e fondatore di Scrypta Foundation, spiega in maniera dettagliata il funzionamento della piattaforma:

"Si tratta di un processo di 'tokenizzazione' dei buoni spesa, ossia della creazione di un valore digitale corrispondente in token (gettoni) emessi all’interno della blockchain Scrypta, attraverso la tecnologia Planum. 

Scrypta è una infrastruttura blockchain decentralizzata, open source e permissionless, ideata per nuovi modelli di business e di gestione delle PA. L'algoritmo che regola Scrypta garantisce uno schema di transazioni ad alta velocità per trasferimenti di asset digitali e pagamenti istantanei.

Il sistema progettato consente al Comune/Regione di trattare i dati offline utilizzando un software open source da noi realizzato e donato all’uso gratuito. Il Comune distribuisce direttamente ai cittadini aventi diritto una Card con QR-code numerata ed assegnata in maniera univoca ai soggetti identificati dall’Ente.

Assieme alla Card fornisce un PIN di 5 cifre che permette l’utilizzo esclusivo dei fondi. Infine il Comune può versare i contributi, anche a più riprese, facendo usare sempre la medesima card al cittadino (è una sorta di carta ricaricabile).

Gli esercenti che aderiscono al sistema digitale del buono spesa vengono dotati di un’apposita applicazione web da installare sul loro smartphone o tablet (POS virtuale), che permette di leggere il retro della Card assegnata al cittadino e prelevare le somme inerenti l'acquisto nella sua attività. 

Il cittadino deve comunque autorizzare l’acquisto inserendo il PIN nel POS virtuale dell’esercente. 
Ogni esercente tramite la sua applicazione web può controllare costantemente il proprio conto digitale dove verifica in tempo reale l’accredito delle somme.

All’interno dell’applicazione inoltre, è presente una specifica funzione per poter chiedere il riscatto dei propri gettoni digitali incassati, inoltrando in modo semplice la richiesta di rimborso al Comune, che procederà al saldo con bonifico bancario. Il Comune riceve le richieste di rimborso da parte dell’esercente e può controllare costantemente il corretto funzionamento."

A marzo, due scuole superiori italiane hanno annunciato di voler certificare i diplomi su blockchain. Questi progetti permetteranno non soltanto di tracciare l'intero percorso formativo degli studenti e di condividere rapidamente tali informazioni con chiunque possa averne bisogno, ma anche di certificare che questi documenti siano stati effettivamente rilasciati dalla scuola superiore, risolvendo così il problema dei diplomi falsi.