Secondo un comunicato stampa dell'Europol, le autorità francesi, belghe e israeliane hanno sgominato uno schema che ha rubato circa 6 milioni di euro da cittadini francesi e belgi.

Come parte di quello che sembra essere stato un vero e proprio schema Ponzi, i truffatori promettevano ritorni significativi sugli investimenti delle vittime.

La rete internazionale di truffatori è stata guidata da un cittadino franco-israeliano. Le autorità hanno arrestato nove sospetti che nel 2019 erano connessi alla truffa.

L'inchiesta è iniziata nel 2018 ed è stata coordinata da Europol ed Eurojust.

I criminali avrebbero architettato un sistema che prometteva grandi guadagni dagli investimenti in Bitcoin, diamanti e oro, offrendo i loro "servizi" su piattaforme online non divulgate.

La frode sembra avere le classiche caratteristiche degli schemi Ponzi. Gli organizzatori hanno promesso rendimenti dal 5 al 35 percento, e hanno poi fatto finta di gestire i wallet degli utenti invitandoli a investire più denaro. Ad alcune delle vittime sono stati effettivamente pagati degli interessi per aumentare la loro fiducia nella piattaforma.

Anche le organizzazioni sono state prese di mira: tra le vittime della truffa ci sarebbero infatti una "grande società privata francese" e un'autorità locale.

I truffatori sono riusciti a raccogliere almeno 6 milioni di euro, con fatture in sospeso per svariati milioni in più. Le autorità sono riuscite a recuperare oltre un milione di euro, mentre il resto sarebbe stato trasferito al di fuori dell'Unione europea.

In passato, i regolatori francesi avevano notato un significativo aumento delle truffe legate alle criptovalute.