L'industria blockchain italiana ha vissuto una fase di espansione significativa. Le aziende in Italia sperimentano e costruiscono infrastrutture a lungo termine per supportare la futura espansione del settore.

La blockchain in generale, e in particolare la sua applicazione nel campo delle criptovalute, è stata al centro degli sforzi del governo per promuovere l'innovazione​. Dal punto di vista legale, la posizione dell'Italia sulle criptovalute è complessa: nel nostro sistema legale non esiste infatti una definizione generale di criptovaluta, e i giudizi delle corti non sono sempre allineati con l'opinione prevalente in merito alla natura legale di tali asset.

Il governo italiano ha posto come priorità l'adozione delle tecnologie digitali, mettendo in atto programmi specifici per finanziare start-up digitali e promuovere l'intelligenza artificiale come mezzo per innovare le pratiche commerciali.

Nell'attuale scenario economico e tecnologico, l'industria della blockchain è sempre più rilevante: in questo contesto, l'Italia rappresenta un caso di studio interessante. L'analisi che segue esamina lo stato del settore blockchain nel Paese, tenendo conto delle diverse forme di investimenti – dall'angel investing al venture capital – con un occhio di riguardo alle dinamiche uniche del contesto italiano.

Principali investitori in Italia

I dati nella tabella mostrano il numero d'investimenti effettuati nel settore blockchain in Italia. Di seguito alcuni punti salienti dall'analisi dei dati:

"CDP Venture Capital", "EIT Urban Mobility", e "Enry's Island" sono i principali investitori, ognuno con 3 investimenti. CDP Venture Capital è un fondo di venture capital italiano, mentre EIT Urban Mobility è un'iniziativa dell'Unione Europea che si concentra su soluzioni innovative per i problemi urbani. Enry's Island è un investitore privato.

Vi è un certo numero di investitori con 2 investimenti ciascuno. Questi includono sia società di venture capital come "Iberifi Ventures", "Azimut Holding" e "Borderless Capital", sia programmi di accelerazione come "Climate-KIC Acceleration Programme" e "Startup Wise Guys".

Numerosi investitori hanno compiuto un singolo investimento: fra questi una vasta gamma di entità da fondi di venture capital, angel investors, programmi di accelerazione e anche singoli individui. Questa diversità indica un ampio interesse nel settore blockchain in Italia da parte di vari stakeholders.

È interessante notare che ci sono anche alcuni investitori istituzionali, come "Regione Puglia" e "Cassa Depositi e Prestiti": questo evidenzia un interesse da parte del settore pubblico nel supportare lo sviluppo della tecnologia blockchain.

In conclusione, il settore blockchain in Italia sembra aver attirato un'ampia varietà di investitori interessati, sia dal settore pubblico che privato. Il che è di certo un segnale positivo per lo sviluppo futuro del settore.

Tipologie di finanziamento

Questi dati mostrano il numero di investimenti in startup blockchain in Italia, suddivisi per tipo di finanziamento. Dall'analisi dei dati, possiamo trarre alcune conclusioni:

"Pre-Seed" è il tipo di investimento più comune con 34 investimenti, seguito da "Seed" con 27. Questo suggerisce che la maggior parte delle startup blockchain italiane sono nelle prime fasi di sviluppo: stanno cercando o ricevendo capitali per avviare la loro attività.

Vi sono stati anche 16 investimenti sotto forma di "Grant", il che indica un certo livello di supporto finanziario da parte di enti pubblici o privati per progetti di ricerca e sviluppo nel settore blockchain.

Le forme di finanziamento di serie più avanzate – come "Series A" e "Private Equity" – sono meno comuni, con solo 4 e 1 investimenti rispettivamente. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che molte startup blockchain italiane sono ancora in una fase relativamente precoce e non hanno pertanto raggiunto il livello di crescita necessario per attirare questo tipo di investimenti.

È interessante notare anche la presenza di un "Post-IPO Equity" e di un "Initial Coin Offering (ICO)", che rappresentano forme di finanziamento più sofisticate e indicate per le aziende che hanno già una certa traiettoria di crescita.

In sintesi, i dati suggeriscono che il settore blockchain in Italia è in una fase di sviluppo precoce, con molte startup che ricevono finanziamenti nelle loro prime fasi.

Raised capital 

Dal 2016 a maggio 2023, il settore blockchain in Italia ha attirato investimenti per un totale di circa 163,5 milioni di dollari. Tale cifra rappresenta l'ammontare complessivo di tutti gli investimenti compiuti in questo periodo.

La mediana di questi investimenti è di circa 361.498$. La mediana è un indicatore parecchio utile, in quanto mostra il valore "medio" di un investimento nel dataset: in questo caso, evidenzia come metà degli investimenti siano inferiori e metà superiori a 361.498$.

Ci sono diverse interpretazioni possibili di questi numeri. Da un lato, il totale di 163,5 milioni di dollari suggerisce che il settore blockchain in Italia ha attirato un notevole interesse da parte degli investitori. D'altra parte, la mediana relativamente bassa potrebbe suggerire che ci sono molti investimenti di piccola dimensione, piuttosto che pochi investimenti di grande dimensione.

Inoltre, la differenza significativa tra la somma totale e la mediana suggerisce che probabilmente vi sono alcuni investimenti molto grandi che stanno spingendo in alto la somma totale, ma la maggior parte degli investimenti è di piccole dimensioni. Ad ogni modo, si tratta di un fenomeno comune nel finanziamento delle startup, dove poche società attraggono la maggior parte dei capitali di investimento.

Numero di investimenti e ammontare di capitale investito nel tempo

Sulla base dei dati forniti, è possibile fare diverse osservazioni sui finanziamenti in Italia da gennaio 2016 a maggio 2023.

Numero di investimenti: Il numero di investimenti varia significativamente mese per mese, con un minimo di 0 e un massimo di 5. Non sembra esserci una tendenza costante di aumento o diminuzione nel numero di investimenti nel corso del tempo.

Valore degli investimenti: Il valore totale degli investimenti mensili presenta una variabilità molto alta. Vediamo ad esempio un picco significativo a marzo 2023 con 43.559.647$ investiti, ma 0$ investiti il mese successivo. Questo suggerisce che gli investimenti possono essere guidati da opportunità specifiche piuttosto che da una tendenza generale. È importante notare che il valore degli investimenti non sembra correlare con il numero di investimenti in un determinato mese.

Periodi di inattività: Ci sono periodi in cui non sono stati effettuati investimenti, come ad aprile 2023. Questo può dipendere da vari fattori, tra cui la disponibilità di opportunità di investimento, la condizione economica generale, la stagionalità, ecc.

Investimenti significativi: Alcuni mesi si distinguono per il valore elevato degli investimenti, come il marzo 2023 (43.559.647$), giugno 2022 (22.470.826$), maggio 2022 (21.329.778$) e febbraio 2020 (9.903.433$). Questi picchi potrebbero indicare la presenza di round di finanziamento Series A o la presenza di investimenti in startup di alto profilo.

In sintesi, sebbene non sembra esserci una tendenza chiara di crescita o diminuzione negli investimenti nel corso del tempo, è evidente che vi sia una notevole variabilità sia nel numero che nel valore degli investimenti. Questo sembra rispecchiare le dinamiche del mercato degli investimenti in Italia, che possono essere influenzate da una vasta gamma di fattori economici, politici e sociali.

Top 3 investitori in Italia

  • CDP Venture Capital: CDP Venture Capital è una società di venture capital di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, la banca di investimento controllata dallo Stato italiano. Nel 2023, CDP Venture Capital ha investito in diversi start-up nel campo della blockchain, tra cui:
    Genuino, consente ai marchi di raccontare le loro storie attraverso oggetti digitali da collezione - NFT - supportati da beni fisici certificati;
    Art Rights, è una piattaforma a supporto della gestione e della certificazione delle opere d'arte a tutela di artisti, collezionisti e operatori del settore;
  • Enry's Island: Enry's Island è una società di venture capital che investe in start-up nel settore della blockchain e delle tecnologie finanziarie. Nel 2023, Enry's Island ha investito in diverse società, tra cui:
    Over, un metaverso costruito in Web3 che consente ai suoi creatori di pubblicare e possedere completamente i propri contenuti, offrendo ricompense e opportunità a tutti coloro che contribuiscono alla creazione dell’ecosistema;
    COYNPAY, una soluzione per privati e aziende che in un’unica piattaforma di cripto pagamenti permette di effettuare transazioni con la tecnologia e la sicurezza di una rete Blockchain;
  • Azimut Holding: Azimut Holding è una società di gestione patrimoniale che investe in diverse classi di asset, tra cui azioni, obbligazioni e investimenti alternativi. Nel 2023, Azimut Holding ha investito in diverse start-up nel campo della blockchain, tra cui:
    Alps Blockchain, azienda specializzata in ricerca e sviluppo nei settori della blockchain e del data mining;
    Capitual, una banca digitale multivaluta che rende l'uso delle criptovalute sempre più semplice per tutti;
    Young Platform, un exchange di criptovalute progettato per la prossima generazione di investitori.

Questi sono solo alcuni degli investitori privati e delle società di venture capital che puntano su start-up blockchain capaci di rivoluzionare settori tradizionali e creare nuovi mercati.

Gli investimenti effettuati da questi investitori nel 2023 sono un segnale chiaro: vi è ancora molto ottimismo sull'industria della blockchain. Il settore è ancora nelle prime fasi di sviluppo, ma ha il potenziale per rivoluzionare diversi settori.

Conclusione

In conclusione, l'analisi dei dati raccolti mostra che l'industria blockchain in Italia è attualmente un campo promettente con molti investitori sia privati che pubblici. Il numero di startup italiane che stanno ottenendo finanziamenti iniziali indica che il settore blockchain continua a generare interesse: questo trend può essere interpretato come un segno positivo per lo sviluppo futuro dell'industria.

Dal 2016 a oggi, il settore ha registrato un flusso di capitale superiore a 160 milioni di dollari, suscitando un notevole interesse tra gli investitori. Tuttavia, i dati riflettono un quadro di investimenti eterogenei. Nonostante l'ampio volume di capitali investiti nel settore, non si osserva una tendenza chiara all'aumento o alla diminuzione degli investimenti nel corso del tempo. Sono numerosi i fattori economici, politici e sociali che possono influenzare l'instabilità del mercato degli investimenti in Italia.

Anche se il settore della blockchain in Italia è relativamente nuovo, ha ancora molte opportunità da sfruttare. Poiché le tendenze attuali suggeriscono che l'industria blockchain italiana potrebbe essere sulla soglia di un significativo sviluppo, è fondamentale continuare a monitorare questo settore.

Si spera che gli investimenti continuino a fluire, contribuendo a posizionare l'Italia come leader nel campo della blockchain con l'avanzare della maturità del settore e l'aumento della comprensione delle sue potenzialità.

Francesco Bisardi possiede una laurea in Amministrazione Aziendale, un MIB, un MBA e attualmente è un candidato al DBA. È anche membro di Delta Mu Delta, un internazionale società onoraria dedicata agli studi di business. Francesco è attualmente responsabile del Marketing Tecnico presso BitGo; prima di BitGo ha lavorato per Layer1 e progetti DeFi. Con un'esperienza di dieci anni nel settore delle startup e dell'innovazione, ha lavorato per TechCrunch, Startup Grind e diverse international innovation firm / programmi di accelerazione.
Francesco ha iniziato a programmare all'età di 9 anni. Oltre alla tecnologia, ha un passato da campione nazionale di powerlifting. Vive a San Francisco dal 2018.

Emiliano Palermo ha iniziato la sua carriera nell’industria blockchain nel 2014, co-fondando e ricoprendo il ruolo di vicepresidente in Blockchain Education Network Italia (BlockchainEdu), organizzazione che ha come scopo l'educazione e la ricerca a livello nazionale sul tema blockchain. Ha lavorato come Operations Manager e Project Manager presso diverse aziende ed organizzazioni a Roma e Boston, è stato speaker in diverse conferenze e nelle università italiane, e ha co-organizzato e tenuto lezione in master universitari.
Attualmente ricopre il ruolo di Advisor per Idle DAO, un protocollo nell’industria della finanza decentralizzata che ha come scopo l’ottimizzazione dei rendimenti la gestione del rischio grazie alle strategie che offre attraverso i suoi prodotti.

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