In Iran, durante una sessione di Gabinetto presieduta dal Presidente Hassan Rouhani, il governo ha ufficialmente riconosciuto il mining di criptovalute, definendolo un'attività di tipo industriale: lo rivela un articolo recentemente pubblicato dal portale d'informazione Mehr News Agency.
Un primo passo verso la legalizzazione delle criptovalute?
Con l'entrata in vigore di questa normativa, i soggetti operanti nel settore del mining dovranno ottenere un'apposita licenza dal Ministero dell'Industria, dell'Estrazione Mineraria e del Commercio.
Secondo numerosi esperti, si tratta del primo passo compiuto dal governo verso la totale legalizzazione delle criptovalute in Iran, sottolineando che l'utilizzo su larga scala di questa tecnologia consentirebbe di aggirare le opprimenti sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti. Ciononostante, per il momento il governo iraniano sottolinea che l'utilizzo di monete digitali come strumento di scambio viene ancora considerato un'attività illegale.
Grazie alle proprie tariffe energetiche particolarmente convenienti, attualmente pari a circa mezzo centesimo di dollaro per kilowatt, l'Iran è improvvisamente divenuto una tappa decisamente allettante per i grossi centri di mining, che potrebbero spostare le proprie operazioni all'interno del paese.
Questo mese Saeed Zarandi, Viceministro dell'Industria e del Commercio, ha affermato che il Congresso degli Stati Uniti sta lavorando attivamente per impedire l'accesso dell'Iran al mining di criptovalute, proprio per evitare che questo strumento venga utilizzato per eludere le sanzioni.