Con la crescita della crypto community e il raggiungimento di nuovi massimi per volumi di scambio, gli Stati Uniti sono in prima linea per garantire che l'Internal Revenue Service (IRS) possa riscuotere correttamente le imposte dovute

Il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams, il vice assistente del procuratore generale David Hubbert e il commissario dell'IRS Charles Rettig hanno annunciato che il giudice degli Stati Uniti Paul Gardephe ha autorizzato l'IRS ad emettere una "citazione di John Doe", termine utilizzato quando l'IRS indaga su contribuenti sconosciuti.

La citazione obbliga la M.Y. Safra Bank, con sede a New York, a fornire informazioni sui contribuenti che potrebbero non aver dichiarato e pagato le tasse sulle loro crypto transazioni. Secondo l'annuncio, l'IRS starebbe esaminando in particolare gli utenti del crypto exchange SFOX.

L'IRS ritiene che, sebbene i crypto utenti siano tenuti a dichiarare i profitti e le perdite, vi sia una significativa mancanza di conformità da parte dei contribuenti quando si tratta di asset digitali. Secondo Williams, il governo utilizzerà tutti i suoi strumenti per identificare i contribuenti e assicurarsi che tutti paghino le tasse. Ha illustrato che:

"I contribuenti sono tenuti a riportare in modo veritiero i loro debiti fiscali nelle loro dichiarazioni, e i debiti che derivano da transazioni di criptovalute non sono esenti".

D'altra parte, Rettig ha dichiarato che l'autorizzazione della citazione di John Doe sostiene i loro sforzi per garantire che i contribuenti che si adoperano con le criptovalute "paghino la loro giusta quota".

Nel frattempo, la società di analisi delle criptovalute Coincub ha recentemente pubblicato uno studio che mostra quali sono i Paesi peggiori in termini di tassazione delle criptovalute. Il Belgio si è classificato in cima alla classifica con la sua imposta del 33% sulle plusvalenze ed una ritenuta del 50% sul reddito degli scambi. I secondi classificati sono Islanda, Israele, Filippine e Giappone. 

Il 6 settembre, il governo australiano ha consultato il pubblico in merito ad una nuova legge che escluderebbe le criptovalute dall'essere considerate come valuta estera in materia di tassazione. Il governo ha concesso al pubblico 25 giorni per esprimere la propria opinione sulla proposta. Se la legge verrà approvata, la definizione di valuta digitale contenuta nella legge sulla tassazione dei beni e dei servizi del Paese verrà rivista.