L'organizzazione terroristica conosciuta con il nome di Islamic State of Iraq and Syria (ISIS) ha iniziato ad accettare donazioni nella criptovaluta Monero (XMR).

Secondo quanto riportato dalla società di blockchain intelligence Whitestream, un sito di notizie affiliato all'organizzazione terroristica e al movimento jihādista ha aggiornato la propria pagina delle donazioni: ora accetta soltanto Monero.

In questa pagina viene spiegato che XMR è un metodo di pagamento più sicuro, in quanto non può essere tracciato. È inoltre presente una guida su come acquistare Monero e inviare la criptovaluta al wallet dei gestori del sito.

Nel dicembre del 2017, il sito web aveva introdotto la possibilità di effettuare donazioni in Bitcoin (BTC). Whitestream ha individuato il wallet degli organizzatori del sito, scoprendo che attualmente contiene 0,295 BTC, una cifra equivalente a circa 2.700$.

Chainalysis: l'ISIS non possiede 300 milioni di dollari in BTC

Sebbene gli organi di regolamentazione di tutto il mondo temano che le criptovalute possano essere utilizzate per riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, uno studio condotto da Chainalysis sembra smentire tali teorie.

In particolare, Chainalysis cita alcuni articoli secondo i quali l'ISIS avrebbe trasferito in Bitcoin il suo presunto bottino di guerra da 300 milioni di dollari. La compagnia ha scoperto che in realtà l'organizzazione terroristica ha ottenuto soltanto 10.000$ grazie alle criptovalute:

"Sappiamo che la maggior parte delle campagne per il finanziamento del terrorismo ha ottenuto meno di 10.000$, indicando un tasso d'adozione limitato.

Inoltre, se l'ISIS avesse incanalato i proventi del petrolio in Bitcoin, i volumi di trading degli exchange e degli elaboratori di pagamento locali avrebbero di certo rispecchiato questo flusso di fondi."

Nel novembre dello scorso anno Christopher Wray, Direttore del Federal Bureau of Investigation (FBI), ha dichiarato che le criptovalute rappresentano un grosso problema per l'agenzia governativa, in quanto l'alto livello di anonimato offerto da questi strumenti rende più difficile rintracciare i criminali:

"Per noi le criptovalute sono già un grosso problema, e posso facilmente prevedere che diverranno un problema sempre più grande. Se bisognerà o meno rispondere a questa potenziale minaccia con qualche tipo di regolamentazione, non posso affermarlo con certezza."