Come riportato nella giornata di oggi da Cointelegraph Japan, il conglomerato tecnologico di Tokyo Hitachi e il gigante delle telecomunicazioni KDDI stanno sperimentando un sistema di liquidazione dei coupon che combina la tecnologia blockchain con la biometria.

Questa settimana, il personale delle due aziende parteciperà ad una dimostrazione sperimentale presso un negozio KDDI nel distretto di Shinjuku di Tokyo e in una pasticceria della zona.

L'esperimento consiste nell'integrare la piattaforma di Hitachi basata su Hyperledger Fabric e la tecnologia di verifica biometrica nel sistema di coupon di KDDI. Gli utenti registreranno prima i propri dati biometrici e i loro coupon presso un negozio KDDI, per poi utilizzarli per fare acquisti nella pasticceria, utilizzando unicamente le loro impronte digitali.

Come spiega Hitachi nel comunicato stampa di questa settimana, a differenza della tradizionale infrastruttura di identificazione biometrica, la soluzione cifra i dati delle impronte, che in seguito vengono utilizzate all'interno di un sistema di autenticazione a chiave pubblica.

I dati biometrici degli utenti, i coupon e le cronologie delle transazioni vengono tutti cifrati e registrati sulla blockchain. I rivenditori selezionati possono quindi partecipare come nodi nella rete, scansionando le impronte digitali dei consumatori interessati a spendere i loro coupon.

Hitachi intende utilizzare un sistema tamper-proof per aggiornare in modo sicuro i saldi dei coupon dei consumatori simultaneamente in tutti i negozi all'interno della rete.

L'unione della tecnologia blockchain a quella biometrica al fine di creare sistemi di verifica ID immutabili e sicuri è molto diffusa, e sono molti gli esperti del settore a favore dei benefici che comporta. Tuttavia, Andreas M. Antonopoulos, esperto di sistemi di sicurezza e veterano dell'industria cripto, ha espresso il suo scetticismo già nel 2016, costatando che:

"Quando viene incorporata in una blockchain, l'irrevocabilità della biometria si aggiunge all'immutabilità della blockchain stessa, rendendo ancora più difficile risolvere problemi con eventuali strumenti biometrici compromessi."