Nella giornata di ieri, JP Morgan Chase & Co ha presentato una domanda di brevetto per un network di pagamenti peer-top-peer all'U.S. Patent and Trademark Office (USPTO). Tale network sfrutterebbe tecnologie a ledger distribuito (DLT), come le Blockchain, per effettuare pagamenti intrabancari e interbancari.

Nella domanda vengono descritti gli svantaggi dei sistemi bancari attualmente utilizzati per processare i pagamenti transfrontalieri:

"Bisogna inviare un certo numero di messaggi tra le banche e le camere di compensazione che processano la transazione e agli intermediari [...]. Si andrebbe incontro a spese esagerate, e non è possibile liquidare i pagamenti in tempo reale [...]."

Come alternativa, la domanda presentata da JP Morgan propone di utilizzare un ledger distribuito di tipo Blockchain per processare i pagamenti in tempo reale, senza la necessità di rivolgersi a terze parti.

Il brevetto propone alcuni modi diversi per realizzare un sistema del genere, ma tutti includono una banca che invia il pagamento, una banca beneficiaria, un network peer to peer del quale farebbero parte entrambe le banche e un ledger distribuito.

Utilizzando una Blockchain, la conferma della riuscita del pagamento si propagherebbe "verso multiple istituzioni finanziarie con una sola scrittura contabile, invece che con diverse istanze separate".

Le tecnologie a ledger distribuito hanno il potenziale di rivoluzionare i sistemi di pagamento e liquidazione bancaria sia internamente che internazionalmente. A marzo, il provider SWIFT ha collaborato con 34 banche in tutto il mondo per testare una Proof Of Concept basata su DLT che aiuti nella gestione dei conti "nostro".

Ad aprile, Santander è diventata la prima banca al mondo a commercializzare un network di pagamenti internazionali basato su Blockchain, utilizzando la piattaforma Ripple (XRP), battendo così sul tempo varie istituzioni concorrenti in Corea del Sud e Giappone.