La Banca Centrale del Kenya, o CBK, ha avviato le discussioni con banche centrali internazionali per esplorare la possibilità di un ingresso nel campo delle Central Bank Digital Currency.

Durante la DC Fintech week a Georgetown, il governatore della CBK, Dr. Patrick Njoroge, ha dichiarato che:

"La CBK sta già discutendo con altri operatori globali, in vari sensi, in merito all’introduzione di Central Bank Digital Currency. L’iniziativa è il risultato della proliferazione di criptovalute private, ci sentiamo già esclusi e dobbiamo creare uno spazio nostro.”

Secondo Njoroge, la banca centrale deve prestare la massima attenzione alla “nicchia” a cui ambiscono le criptovalute del settore privato. Il governatore della CBK ha segnalato il riciclaggio di denaro e il finanziamento di attività illecite come una preoccupazione centrale per l’istituzione. Tuttavia, è sembrato meno convinto del trend globale verso una società realmente senza contanti, caratterizzando i progressi in questa direzione come un contesto semplicemente “less-cash.”

Il riferimento esplicito di Njoroge alla ricerca globale in corso per determinare come, in linea teorica, introdurre una CBDC a disposizione del pubblico generale, sembra posizionare la valuta digitale appoggiata dalla banca centrale in diretta concorrenza con le monete decentralizzate.

Inoltre, il governatore della CBK ha espresso un’opinione piuttosto sprezzante su Bitcoin (BTC), descrivendo l’asset come un semplice strumento per la speculazione. Sebbene consideri straordinaria la tecnologia sottostante della criptovaluta, sostiene che sia comunque un’invenzione alla ricerca di un problema da risolvere.

Con il trading di criptovalute in crescita nel continente africano, gli imprenditori del settore locale si stanno preparando, con cauto ottimismo, per la probabile implementazione di normative più rigide. A settembre, Stephany Zoo di Bitpesa, crypto exchange con sede in Kenya, ha spiegato a Cointelegraph che, nonostante il rischio di interventi pesanti soffocanti per l’innovazione, una migliore integrazione con l’infrastruttura finanziaria tradizionale potrebbe rivelarsi una spinta per il settore crypto.