La Digital Service Tax, o DST, è entrata in vigore in Kenya all’inizio del 2021. La DST fa parte del rinnovato Finance Act del 2020 ed è perlopiù focalizzato sul mercato dei servizi digitali.

In base alle disposizioni del nuovo regime fiscale, le transazioni e-market (inclusi i pagamenti in criptovaluta) presentano ora un’imposta dell’1,5%.

Reginald Alango, un rappresentante del Kenya presso l’exchange di criptovalute peer-to-peer Bitzlato, ha spiegato a Cointelegraph che la nuova politica fiscale prevede una tassa dell’1,5% sul valore di transazione lordo di ogni vendita crypto.

Commentando il potenziale impatto della misura sull’adozione crypto nel paese, Alango ha affermato:

“Per quanto riguarda l’impatto negativo sull’adozione crypto in Kenya, non credo sarà significativo in quanto ci sono molti altri fattori che stanno spingendo la rapida crescita delle crypto in Africa orientale e i giovani sono in prima linea. Tuttavia, è ancora troppo presto per fare previsioni: è un aspetto che potrà essere monitorato dopo il primo trimestre del 2021.”

Secondo la Kenyan Revenue Authority, o KRA, la DST costituirà il pagamento dell’imposta finale per non residenti e compagnie non domiciliate nel paese. I residenti e le compagnie con sedi in Kenya vedranno i propri pagamenti della DST compensati a fronte delle imposte sul reddito riscosse durante l’anno.

I legislatori kenioti sostengono che la nuova politica fiscale non influenzerà particolarmente le startup nel settore dei servizi digitali. Inoltre, la KRA ha indicato che la DST garantirà che le imprese straniere paghino parte dei loro profitti nel Paese al governo.

La nuova normativa colloca il Kenya tra le nazioni che applicano ufficialmente tasse sulle transazioni crypto. Tuttavia, le criptovalute non hanno ancora ottenuto nessuno status giuridico nel Paese.

Secondo Alango, la nuova legge fa ben poco per promuovere il riconoscimento ufficiale delle crypto in Kenya:

“Molte cose devono essere considerate per la legalizzazione delle criptovalute in Kenya, e attualmente la banca centrale del Kenya non le riconosce sebbene il mercato Bitcoin kenyota sia al terzo posto tra i paesi africani.”

La mancanza di uno status giuridico ben definito per le criptovalute in Kenya è un sintomo della lentezza delle normative crypto nel continente. A parte gli avvertimenti emessi nel 2018 da varie banche centrali quando il settore ha iniziato ad attirare attenzione in tutto il mondo, non sono stati molti i progressi verso la legalizzazione delle valute virtuali nella regione.

Tuttavia, mentre le transazioni crypto diventano più popolari, la banca centrale del Kenya starebbe esplorando la possibilità di creare una valuta digitale sovrana.