KEPCO, il più importante fornitore di energia elettrica della Corea del Sud, pianifica di utilizzare la blockchain e altre soluzioni innovative per lo sviluppo di una microrete di prossima generazione.

La compagnia vanta una capitalizzazione di mercato pari a 15,9 miliardi di dollari: il governo della Corea del Sud e svariate banche nazionali possiedono la maggior parte delle azioni della società. Si tratta di un pertanto di un "monopolio virtuale" sulla generazione e distribuzione di energia nel paese, spiega il portale d'informazione Nikkei.

Open MG, questo il nome del nuovo progetto di KEPCO, mira a sfruttare la blockchain e altre tecnologie all'avanguardia per il miglioramento dell'infrastruttura energetica, specialmente per quanto riguarda il settore locale dell'idrogeno. A tale fine, si concentrerà sulla decentralizzazione, digitalizzazione e decarbonizzazione: sono questi i tre concetti che guideranno l'industria dell'energia in futuro.

All'interno del comunicato ufficiale viene spiegato che, durante le fasi iniziali del progetto, l'azienda aveva difficoltà a fornire elettricità in maniera stabile, in quanto Open MG comprendeva esclusivamente celle fotovoltaiche, turbine eoliche e un sistema per la conservazione dell'energia.

Per tale motivo l'iniziativa farà anche uso di "pile a combustibile" addizionali, allo scopo di garantire efficienza e autonomia, ma senza alcuna emissione di gas ad effetto serra.

Lo scorso mese KEPCO ha stretto una collaborazione il colosso bancario giapponese Mitsubishi UFJ Bank, la compagnia per la gestione di servizi informatici Nihon Unisys e l'Università di Tokyo per studiare i possibili utilizzi della blockchain nella distribuzione dell'energia elettrica.

A novembre il governo della Corea del Sud ha svelato di voler investire 35 milioni di dollari per promuovere lo sviluppo della tecnologia blockchain e dell'industria dei registri distribuiti.