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Pare che il CEO di OneCoin, crypto-truffa da 4 miliardi di dollari, sia stato assassinato nel 2018

Nuovi documenti rivelano che la "Crypto Queen" Ruja Ignatova sia stata uccisa nel 2018 in Bulgaria, sullo yacht di un boss della droga

Pare che il CEO di OneCoin, crypto-truffa da 4 miliardi di dollari, sia stato assassinato nel 2018
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Nel giugno dello scorso anno, il Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti ha inserito Ruja Ignatova, CEO e volto pubblico della nota crypto-truffa OneCoin, nella sua lista dei "Dieci latitanti più ricercati" al mondo. L'agenzia governativa offre persino una ricompensa fino a 100.000$ per informazioni che potrebbero aiutare nell'arresto della cosiddetta "Crypto Queen."

La "Crypto Queen" Ruja Ignatova è fra i 10 principali ricercati dell'FBI. Fonte: fbi.gov

Ma l'FBI potrebbe star dando la caccia ad un cadavere. Stando infatti a quanto riportato dal portale d'informazione Bird, la donna sarebbe stata uccisa nel 2018 in Bulgaria, sullo yacht di un boss della droga; il suo corpo sarebbe poi stato smembrato e gettato nel Mar Ionio. I giornalisti di Bird sostengono di essere venuti a conoscenza di tali informazioni tramite alcuni documenti trovati nella casa di un funzionario di polizia corrotto, assassinato lo scorso marzo.

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Lanciato nel 2014, il "progetto" OneCoin prometteva di essere una versione migliorata di Bitcoin; nel 2016, divenne la seconda più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Ma si trattava soltanto di uno schema Ponzi, in cui i partecipanti ottenevano una ricompensa per ogni nuovo partecipante che invitavano.

In realtà OneCoin non possedeva nemmeno una propria blockchain, e l'asset poteva essere accettato come mezzo di pagamento soltanto sui siti associati alla truffa. Il governo bulgaro ammonì pubblicamente i cittadini in merito ai rischi correlati a OneCoin, ma questo non ostacolò l'espansione dello schema piramidale, che ebbe enorme successo anche all'estero. Nel complesso, OneCoin riuscì a sottrarre ben 4 miliardi di dollari a circa tre milioni di investitori.

Ad oggi, sono già stati consegnati alla giustizia alcuni dei complici di Ruja Ignatova, come il suo avvocato, suo fratello e alcuni ex business partner. 

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