Secondo quanto riferito dal portale di notizie coreano blockinpress, due leader dell'exchange di criptovalute sudcoreano Komid sono stati condannati per aver falsificato i volumi di trading della piattaforma.

Choi, amministratore delegato dell'exchange, ha ricevuto una condanna di tre anni, mentre un altro leader della società il cui ruolo non è stato ben definito è stato condannato a due anni di carcere per frode e appropriazione indebita.

Secondo le accuse, i due avrebbero architettato uno schema per gonfiare il volume della piattaforma falsificando più di 5 milioni di transazioni, generando oltre 45 milioni di dollari. Si sospetta inoltre che l'azienda abbia utilizzato un bot per creare automaticamente grandi ordini e attirare nuovi utenti. L'articolo cita le parole del giudice:

"Choi ha frodato un grande numero di vittime per un lungo periodo di tempo ... Inoltre, considera colpevoli le autorità finanziarie per non aver sorvegliato l'industria in modo migliore."

Come segnalato da Cointelegraph il mese scorso, Upbit, il più popolare exchange di criptovalute della Corea del Sud, ha smentito le accuse di manipolazione di mercato che circolavano sul web dopo l'imputazione di tre dipendenti da parte dei regolatori locali.

Citando un rapporto dell'Ufficio dei Procuratori Distrettuali di Seoul, il Korea Times ha affermato che due direttori di Dunamu (la società sviluppatrice dell'exchange) e un dipendente di Upbit sono stati incriminati, ma non arrestati.

Qualche settimana prima, Bithumb, un altro exchange sudcoreano, ha smentito i rumor che accusavano la società di falsicare i propri volumi di trading.