Secondo le previsioni di Glassnode, solo 170.000 Ether (ETH) dei 18,1 milioni attualmente in staking sulla Beacon Chain saranno sbloccati entro la prima settimana dall'esecuzione dell'hard fork Shanghai su Ethereum. La cifra comprende la rimozione dallo staking di 70.000 ETH (133 milioni di dollari), nonché il prelievo di 100.000 ETH (190 milioni di dollari) di ricompense.
Glassnode ha corroborato la sua previsione spiegando che solo 253 depositanti sono attualmente in attesa di rimuovere i propri ETH in staking. Gli sviluppatori hanno inoltre introdotto alcuni meccanismi per evitare un sell-off di massa di Ether, con conseguenze potenzialmente disastrose per il mercato:
"L'attesissimo hard fork Shanghai/Capella è previsto per il 12 aprile 2023: consentirà il prelievo degli ETH in staking.
In questa edizione estesa di Week On-Chain, valuteremo il panorama complessivo dello staking su Ethereum, svilupperemo un framework per stabilire le varie coorti di staking, e valuteremo la potenziale pressione di vendita che potrebbe verificarsi in seguito allo sblocco degli asset."
The highly anticipated Shanghai/Capella hard fork is scheduled to take place on 12-April-2023, enabling the withdrawal of staked #Ethereum.
— glassnode (@glassnode) April 11, 2023
In this extended edition of the Week On-Chain, we shall evaluate the overall Ethereum staking landscape, develop a framework to establish… pic.twitter.com/EVgsz3s6GG
I 253 depositanti uscenti possiedono un totale di 1.229 validatori, mentre altri 214 validatori saranno costretti a lasciare il network non appena Shanghai sarà attivato su Ethereum. Glassnode confida che l'hard fork non avrà un impatto significativo sul prezzo di ETH:
"Anche supponendo che venga prelevata e immediatamente scaricata sul mercato la massima quantità possibile di ricompense e partecipazioni, il volume di vendita rientrerebbe comunque nel range degli afflussi settimanali medi degli exchange.
Pertanto, concludiamo che anche il caso più estremo avrà un impatto tutto sommato accettabile sul prezzo di ETH."
I dati condivisi da Glassnode rivelano inoltre che solo il 22% dei 253 depositanti uscenti è attualmente in profitto.
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Glassnode prevede che una grande quantità di Ether sarà prelevata dall'exchange Kraken, dato che la validità del suo servizio di staking è stata recentemente messa in discussione dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.
Ha anche anticipato che la piattaforma di prestiti Celsius potrebbe ritirare un gran numero Ether, e successivamente vendere tali asset nell'ambito della sua procedura di fallimento.
Tuttavia, è improbabile che Kraken e Celsius effettuino tali prelievi non appena Shanghai sarà attivato.
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Il valore medio degli ETH in staking è di 2.136$, cifra del 12,7% inferiore rispetto all'attuale prezzo di mercato di 1.865$. In altre parole, si tratta di una perdita netta non realizzata di 4,7 miliardi di dollari. A tal proposito, Glassnode scrive:
"Nel luglio del 2022, è stato raggiunto il picco di perdita non realizzata: 16 miliardi di dollari. La perdita netta non realizzata ammonta ora a 4,7 miliardi di dollari. A farne le spese sono soprattutto i depositanti di taglia Whale, che detengono il 76% delle perdite non realizzate."
Anche la società finanziaria Fidelity Investments ritiene che Shanghai non avrà un impatto significativo sul prezzo di ETH. In un report del 5 aprile, l'azienda scrive: "La pressione di vendita sarà attenuata dal fatto che i prelievi parziali saranno messi nuovamente in staking, nonché dal tempo richiesto per effettuare i prelievi stessi."
Secondo la compagnia d'infrastrutture blockchain Blocknative, l'aggiornamento Shanghai avrà luogo alle 00:30 di domani, ora italiana. A quel punto, la Ethereum Improvement Proposal-4895 permetterà agli utenti di prelevare gli asset in staking. Delle cinque EIP che saranno attivate con Shanghai, questa è decisamente la più attesa dalla community, in quanto renderà Ethereum un sistema Proof-of-Stake pienamente funzionale.
Traduzione a cura di Alessio Marino.