L'ecosistema Ethereum continua la sua metamorfosi, mentre si avvicina l'attesissimo aggiornamento Shanghai. Quest'ultimo miglioramento del protocollo permetterà agli utenti di prelevare i proprii Ether (ETH) dalla Beacon Chain.

Nel 2022, il Merge ha segnato una pietra miliare significativa per la rete Ethereum: la piattaforma blockchain è infatti passata da un sistema di consenso Proof-of-Work a uno Proof-of-Stake. Grazie a tale modifica i validatori sono divenuti i nuovi "miner" del network, e lo staking di ETH è diventato un componente chiave per la manutenzione della rete.

Sebbene per diventare validatori a tutti gli effetti – e quindi poter elaborare le transazioni e aggiungere nuovi blocchi alla rete – fosse necessario bloccare 32 ETH, sono presto nati dei servizi che consentivano a chiunque di mettere in staking una piccola quantità di ETH e ottenere parte delle ricompense.

Tuttavia, una volta bloccati i propri ETH, non era più possibile prelevarli dalla Beacon Chain. Questa limitazione sarà rimossa in seguito all'aggiornamento Shanghai: ecco perché questo upgrade del network Ethereum è tanto atteso dalla community.

Oltre alla possibilità di poter prelevare gli ETH in staking, l'aggiornamento Shanghai include anche una manciata di nuove Ethereum Improvement Proposals (EIP). Cointelegraph ha contattato alcuni membri di ConsenSys, della Ethereum Foundation e di Nansen per discutere degli aspetti più interessanti di Shanghai.

Capella + Shanghai = Shapella

A dire il vero, il prossimo aggiornamento comprenderà due upgrade distinti.

Shanghai si riferisce alle modifiche apportate all'execution layer di Ethereum: principalmente consentire di depositare gli ETH in staking nei wallet sull'execution layer. L'aggiornamento Shanghai richiede una modifica simultanea alla Beacon Chain: questo upgrade è stato denominato "Capella."

Justin Florentine, Staff Protocol Engineer per Hyperledger Besu presso ConsenSys, ha sottolineato che Shanghai e Capella sono due aggiornamenti distinti, ma che saranno eseguiti contemporaneamente:

"Ha un doppio nome perché si tratta del primo aggiornamento simultaneo dell'execution layer e del consensus layer. È molto atteso perché permetterà di prelevare gli ETH in staking."

All'interno dell'ecosistema Ethereum, gli aggiornamenti dell'execution layer tendono a prendere il nome delle città che hanno ospitato i precedenti eventi Devcoin; gli aggiornamenti del consensus layer prendono invece il nome di stelle e costellazioni. Pertanto, il nome dell'imminente aggiornamento di Ethereum è in realtà Shapella, che unisce Shanghai e Capella.

Tuttavia, dato che l'attenzione della community è focalizzata sulla possibilità di poter finalmente prelevare gli ETH in staking, il più ampio ecosistema crypto tende a chiamare l'imminente aggiornamento semplicemente Shanghai. Come ha spiegato Beiko, Shanghai chiude un capitolo importante nell'evoluzione di Ethereum:

"Shanghai va inteso come la parte finale del Merge, piuttosto che come un vero e proprio aggiornamento a sé stante. Non abbiamo introdotto la possibilità di prelevare ETH durante il Merge perché quell'aggiornamento era già abbastanza complesso, il più complesso nella storia di Ethereum."

Shanghai in breve

Come evidenziato da diversi analisti e sviluppatori di Ethereum, Shanghai introdurrà cinque EIP. Come abbiamo già spiegato, la EIP-4895 consentirà agli utenti di recedere dal contratto di staking.

Le ricompense saranno inviate automaticamente agli indirizzi dei validatori a intervalli regolari. Gli utenti avranno anche la possibilità di interrompere del tutto lo staking, riottenendo così l'intero saldo bloccato all'interno del contratto.

"L'aggiornamento Shanghai di Ethereum sbloccherà 17,6 milioni di ETH, ovvero oltre 28 miliardi di dollari."

Il limite massimo dei fondi dei validatori è di 32 ETH; in altre parole, qualsiasi saldo al di sopra di questa cifra – risultante dalle ricompense per lo staking – non contribuirà all'importo principale né aumenterà il peso di un validatore sul network.

EIP-3651, EIP-3855, EIP-3860 e EIP-6049 sono gli altri quattro elementi che compongono l'aggiornamento Shanghai. Matt Nelson, Hyperledger Besu and Web3 Senior Product Manager presso ConsenSys, ha illustrato l'impatto di ciascuna di queste EIP.

Il protocollo Ethereum valuta il costo del gas in base a quante unità di lavoro una funzione richiederà a un computer nella rete; il costo del gas può tuttavia essere corretto nel caso in cui certe operazioni richiedano più o meno lavoro del previsto. Warm COINBASE (3651), PUSH0 (3855) e le modifiche a Initcode (3860) hanno proprio questo scopo, ha spiegato Nelson.

La EIP-3651 modifica il prezzo di accesso all'indirizzo COINBASE di un validatore che invia ed esegue transazioni. I validatori ricevono commissioni al loro indirizzo COINBASE per il mantenimento della rete. Come evidenziato da Nelson, la EIP-3651 mira a ridurre il costo del gas per accedere a un indirizzo COINBASE, in modo che gli utenti che inviano transazioni possano pagare direttamente i validatori:

"Indipendentemente da ciò, questa EIP corregge una precedente svista sul costo per accedere all'indirizzo COINBASE, e offre alcuni vantaggi aggiuntivi a utenti e sviluppatori che aprono nuovi casi d'uso."

La EIP-3860 avrà un effetto simile. Gli sviluppatori inviano Initcode alla rete durante la distribuzione di un nuovo smart contract. Quando viene eseguito l'Initcode, viene creato sulla blockchain un "bytecode" per quello smart contract; questo bytecode viene seguito ogni qualvolta che il contratto viene richiamato.

Questa EIP mira a correggere il costo del gas richiesto ai nodi del network per elaborare e distribuire gli smart contract specificati in Initcode. Attualmente i nodi validatori controllano che i contratti siano validi al momento del deployment, un'operazione che richiede tempo e gas per essere completata:

"La EIP-3860 applica un nuovo costo all'Initcode, che scala in base alla dimensione dell'Initcode stesso per garantire che la creazione del contratto abbia sempre un costo appropriato."

Infine, la EIP-3855 apporta una "modifica diretta e semplice" alla Ethereum Virtual Machine (EVM) e al costo del gas. Attualmente la EVM non memorizza valori pari a zero sull'execution stack in maniera economica; gli sviluppatori devono infatti utilizzare la costosa operazione PUSH1 per impostare un valore zero. Nelson ha sottolineato che in questo caso i costi del gas sono direttamente collegati allo spazio di archiviazione:

"Questa modifica crea un nuovo codice operativo PUSH0, che richiede soltanto 1 byte di spazio d'archiviazione (meno rispetto a PUSH1). Questo ridurrà i costi del gas per gli sviluppatori, e conseguentemente anche per gli utenti."

Come reagirà il mercato?

L'effetto che l'aggiornamento Shanghai avrà sui mercati delle criptovalute e sul valore di ETH è incerto.

Michiel Milanovic, DeFi Market Analyst presso ConsenSys, ha spiegato che esistono due tipologie di validatori sul network: a breve e a lungo termine. Attualmente la divisione del mercato è rispettivamente 40/60. Questo consente di fare alcune previsioni:

"Vediamo il potenziale per un aumento dell'offerta di ETH in circolazione da parte dei validatori a lungo termine, desiderosi di prelevare le ricompense accumulate."

Milanovic ha anche sottolineato che il meccanismo di prelievo è stato progettato con un limite di 16 prelievi per blocco; inoltre, dà priorità ai validatori a breve termine. Pertanto, l'impatto sul mercato da parte dei validatori a lungo termine sarà graduale.

I validatori a breve termine sono per lo più gestiti da Liquid Staking Provider (LSP), che sono incentivati a utilizzare le ricompense per creare nuovi validatori. Milanovic prevede che, una volta abilitati i prelievi, assisteremo a un aumento della domanda poiché fare staking di ETH risulterà meno rischioso:

"Ci aspettiamo anche di vedere più token basati su ETH in staking emessi da questi provider, utilizzabili nella DeFi. Ad oggi, questo fenomeno è stato piuttosto limitato."

Andrew Thurman, analista presso Nansen, ritiene che l'aggiornamento avrà conseguenze significative sui flussi dell'offerta e sul prezzo di ETH, in quanto lo staking crea cambiamenti fondamentali nella struttura del mercato di Ethereum:

"Alcuni credono che questo aggiornamento stimolerà un maggior numero di depositi, il che porterebbe a un'attività di mercato rialzista. Al contrario, altri sostengono che una grossa fetta della fornitura di ETH in staking — attualmente superiore a 17,5 milioni di ETH — sarà prelevata e venduta."

Simon Dudley, Senior Blockchain Protocol Engineer presso ConsenSys, ha sottolineato che la priorità dell'aggiornamento Shanghai è consentire ai validatori di prelevare i propri fondi. Ciò significa che l'introduzione di altre EIP è stata posticipata per limitare potenziali rischi:

"Per questo motivo, c'era un forte desiderio tra gli sviluppatori di evitare che l'aggiornamento Shanghai diventasse eccessivamente complicato."

Moltre EIP sono state rimandate all'aggiornamento Cancun, che seguirà Shanghai più avanti nel 2023. Cancun includerà anche la EIP-4844 "Proto-Danksharding", che getterà le basi per lo sharding del network.

Attualmente Shanghai rappresenta una priorità per il team. Ma una volta che il network sarà stato aggiornato con successo, gli sviluppatori potranno focalizzarsi anche su altre EIP:

"Completare l'aggiornamento Shanghai potrebbe avere un impatto sullo sharding: permetterà agli sviluppatori impegnati su Shanghai di lavorare agli upgrade legati allo sharding, decisamente più complessi. Questo passaggio sarà noto come 'The Surge'."

L'aggiornamento Shanghai è attualmente previsto per le prime settimane di aprile. Tuttavia, l'upgrade Shapella sarà prima effettuato sul test network Goerli, per garantire che tutto fili liscio anche sul mainnet.