Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana con un'atmosfera completamente diversa rispetto alla scorsa, registrando la chiusura settimanale più bassa da dicembre 2020.

La scorsa notte di ribassi ha portato la più grande criptovaluta ai minimi di dieci mesi di maggio.

La debolezza lascia pochi dubbi: i dati shock sull'inflazione riportati dagli Stati Uniti la scorsa settimana hanno innescato una reazione a catena tra gli asset di rischio e la scarsa liquidità del fine settimana ha ulteriormente esacerbato le condizioni dei crypto asset.

Questa settimana, la sofferenza dovuta al contesto macro continua. La Federal Reserve fornirà informazioni sui rialzi dei tassi e sull'economia in generale – il primo aggiornamento ufficiale sulle politiche – dopo i dati sull'inflazione.

L'umore degli analisti di Bitcoin e altcoin, pur non essendo unanimemente ribassista, è di rassegnazione. Potrebbe essere necessario sopportare un periodo di doloroso trading range e di hodling prima di un ritorno al rialzo, comportamento che perlomeno si accorda con gli storici cicli di halving di Bitcoin.

Quali potrebbero essere i fattori scatenanti del mercato nella prossima settimana? Analizziamo insieme cinque fattori da considerare.

Il "collasso" di Celsius incombe, innescando il crollo di Bitcoin

Era da tempo che ci si aspettava che Bitcoin uscisse dalla stretta fascia di oscillazione in cui è stato scambiato dalla correzione ai minimi di dieci mesi del mese scorso.

Dopo aver rimbalzato a 23.800$, BTC/USD ha fluttuato in zona 30.000$ per diverse settimane, senza decidere una direzionalità specifica. Ora, malgrado non sia ciò che gli investitori vorrebbero, la direzione sembra chiara.

#BTC è sul punto di effettuare la sua prima chiusura di candela settimanale al di sotto dell'area Macro Range Low $BTC #Crypto #Bitcoin

Bitcoin non è uscito solo da questa zona, come ha evidenziato ieri il trader e analista Rekt Capital. Abbandonando la zona vicina ai 30.000$, BTC/USD è in procinto di abbandonare un macro trading range in atto da inizio 2021.

Per tale motivo, l'ultima chiusura settimanale, a circa 26.600$, è stata la più bassa di Bitcoin da dicembre 2020, come riportato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

"Il peggio è passato. $BTC a 25.000$ è stato difeso. Possibile squeeze adesso, riprendendo a vendere domani con le azioni", ha previsto l'economista, trader e imprenditore Alex Krueger.

Il grafico condiviso mostra una zona di supporto all'acquisto in atto a 25.000$, contribuendo a fissare le perdite giornaliere al 12%.

Order book di BTC/USD (Binance). Fonte: Alex Krueger/ Twitter

Al momento della stesura, il mercato è comunque in uno stato di confusione, che riecheggia quanto accaduto durante il ribasso di maggio al di sotto dei 24.000$.

Mentre allora ad implodere sono stati i token del protocollo blockchain Terra (LUNA) e TerraUSD (UST), questo fine settimana è toccato alla piattaforma fintech Celsius e al suo token CEL.

Con un calo del 40% in termini di dollari USA, CEL ha subito la prevedibile decisione di Celsius di bloccare completamente i prelievi e i trasferimenti, allo scopo di "stabilizzare la liquidità".

"A causa delle estreme condizioni del mercato, oggi annunciamo che Celsius sospende tutti i prelievi, gli Swap e i trasferimenti tra account. Stiamo adottando questa azione oggi per permetterci di onorare, nel tempo, i nostri obblighi di prelievo", si legge in un blog post pubblicato oggi.

Gli esperti di Bitcoin, già scettici nei confronti del settore delle altcoin dopo la debacle di Terra, non hanno perso tempo ad attribuire la colpa dell'entità delle perdite di prezzo di BTC a Celsius.

L'hack di Gox è stato duro, la bolla delle ICO è stata frustrante, ma Celsius colpisce più duramente perché è come se non avessimo imparato nulla dal 2008. 

era letteralmente sulla prima pagina del white paper di bitcoin 

eppure il tempo a volte sembra un cerchio piatto

"Celsius sembra che possa crollare e portare con sé un mucchio di soldi dei clienti", ha aggiunto Robert Breedlove, conduttore del podcast What is Money, su Twitter.

Inflazione record di 40 anni: La politica della Fed attanaglia i mercati

Un ulteriore cigno nero analogo all'episodio di Terra è probabilmente l'ultima cosa di cui Bitcoin ha bisogno, date le già instabili condizioni macro.

A prescindere da ciò, la possibilità di nuove turbolenze permane questa settimana, mentre il Federal Open Markets Committee (FOMC) della Fed si prepara alla prossima riunione politica, attesa per il 15 giugno.

Dopo la lettura dell'inflazione all'8,6% del 10 giugno, si prevede che la riunione acceleri il ritmo dei rialzi dei tassi di riferimento, cosa che non sarebbe gradita né alle azioni né ai crypto asset.

Capitolazione -> Retest -> Scarico e ripeti #Bitcoin ha registrato questo schema a 31 giorni ripetutamente nel 2022.

Se Jay Powell e il FOMC sorprenderanno con un rialzo dei tassi superiore a 50 punti base, si tratterà sicuramente di una nuova leg ribassista.

Krueger, come altri, ha aggiunto che la Fed rappresenterà il fattore decisivo nel determinare il ribasso degli asset di rischio.

"Per il bottom dobbiamo aspettare che la Fed (o le azioni) svolti", ha riferito:

"Si può fare scalping dei livelli, ma dubito seriamente che qualsiasi livello possa portare ad un cambiamento di trend da solo. C'è una piccola possibilità che la Fed non sia hawkish mercoledì e, in tal caso, il rally sarà forte. Tuttavia è più probabile un'accelerazione hawkish".

All'inizio della settimana, un sell-off nei mercati asiatici ha peggiorato la situazione dei titoli azionari, con un impatto sulle valute sensibili al rischio, come lo yen giapponese e il dollaro australiano.

"Ad un certo punto le condizioni finanziarie si inaspriranno a sufficienza e/o la crescita si indebolirà a tal punto da indurre la Fed a fare una pausa dal rialzo", riportano i manager di Goldman Sachs, tra cui Zach Pandl, in una nota citata da Bloomberg il 13 giugno:

"Ma sembriamo ancora lontani da quel punto, il che suggerisce rischi di rialzo per i rendimenti obbligazionari, una continua pressione sugli asset di rischio e una probabile ampia forza del dollaro USA per ora".

Bloomberg ha inoltre riferito che un aumento dei tassi di 75 punti base potrebbe essere sul tavolo, dato che i mercati prevedono tassi base del 3% o più entro la fine dell'anno.

Il dollaro USA non perde tempo e sfida i massimi da 20 anni a questa parte

Laddove gli asset di rischio soffrono, il dollaro statunitense ha sfruttato al massimo il suo potere negli ultimi due anni.

Questa tendenza sembra destinata a continuare, data la pressione scaturita dalle condizioni macro su tutte le altre valute mondiali e gli asset di rischio che non offrono un reale rifugio sicuro.

L'indice del dollaro statunitense (DXY), nonostante il ritracciamento delle ultime settimane, è tornato saldamente in sella e punta ai massimi di 105 raggiunti a maggio. Il livello riflette il picco del dollaro dal 2002 e, al momento della stesura, sono a soli 0,5 punti di distanza.

"$DXY sta andando forte, non c'è da stupirsi che gli asset stiano crollando", ha commentato Tony Edward, conduttore del Thinking Crypto Podcast.

Dal crollo dei mercati di marzo 2020, la forza del DXY è stata un affidabile indicatore opposto per la performance dei prezzi di BTC. Fino a quando non si verificherà un cambiamento di trend significativo, le prospettive per Bitcoin potrebbero quindi rimanere sbilanciate verso il sell-off.

"La forza del dollaro porta spesso ad una contrazione degli utili societari a livello globale. L'odierno problema dell'inflazione aggiunge ulteriore pressione sui margini di profitto che vengono compressi", ha dichiarato ieri su Twitter Otavio Costa, fondatore della società di gestione patrimoniale macro globale Crescat Capital, a proposito del dollaro rispetto alla narrativa sull'inflazione della Fed:

"È solo questione di tempo prima che la narrativa del "soft landing" si trasformi nella solita vecchia assurdità del "transitorio"".
Grafico giornaliero dell'indice del dollaro americano (DXY). Fonte: TradingView

Il "Misery Index" rivela la paura del mercato

Questa settimana non ci saranno sorprese per quanto riguarda il sentiment del mercato delle criptovalute, con l'umore macro in preda ad una peggiore piega.

L'indice Crypto Fear & Greed, che utilizza un paniere di fattori per determinare le condizioni generali dei trader, è in bilico e rischia di siglare un livello a singola cifra.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

Dopo aver trascorso gran parte del 2022 in un'area tradizionalmente riservata ai bottom di mercato, il Fear & Greed non è ancora riuscito a convincere nessuno che un minimo possa essere in gioco.

Il 13 giugno misurava 11/100, appena tre punti in più rispetto ai minimi macro di marzo 2020.

La stampa dell'inflazione della scorsa settimana ha avuto un effetto analogo sul tradizionale indice di paura e avidità del mercato, che ora è tornato nella zona di "paura" a 28/100, secondo i dati della CNN.

Non è solo il mondo finanziario a risentirne: il cosiddetto "Misery Index", che misura l'inflazione e la disoccupazione, rivela segnali che l'economista Lyn Alden definisce "non ottimali".

"Se si considera l'entità del debito/PIL rispetto al passato, non c'è da stupirsi che il sentiment dei consumatori sia ai minimi storici", ha commentato l'economista a proposito dei dati della Fed.

Grafico del Misery Index. Fonte: Lyn Alden/ Twitter

"L'occasione della vita?"

Date le circostanze attuali, potrebbe sembrare che non ci siano più bull di Bitcoin in grado di offrire risvolti positivi alle molteplici nubi all'orizzonte.

Tuttavia, sono in molti a considerare l'attuale situazione di mercato come un'opportunità d'investimento d'oro, se sfruttata correttamente.

Tra questi c'è Filbfilb, cofondatore della suite di trading DecenTrader, che nel fine settimana ha definito Bitcoin "l'occasione della vita".

"Per essere chiari, nonostante i problemi a breve/medio termine, che purtroppo sono trasversali, se riuscite a sopravvivere e a giocare bene le vostre carte, senza esporvi o rischiare di non avere capitale, questa è a parer mio l'opportunità della vita", ha dichiarato su Twitter.

Come altri, Filbfilb ha collegato la performance del BTC alle azioni, avvertendo che l'hodler medio è cieco alle condizioni di "overleveraged" ancora presenti negli exchange.

"Ne sentiranno il peso", ha continuato.

Contestualizzando Bitcoin all'interno del suo ciclo di halving quadriennale, l'analista Venturefounder ha sostenuto che lo scenario di massimo dolore potrebbe entrare in scena nelle prossime settimane.

#La capitolazione di fine ciclo di Bitcoin sta forse avvenendo ora.

Manca solo un altro 15% di ribasso per raggiungere la #200WMA e il livello di estensione 1 fib (22-23.000$) dal top del ciclo di #BTC, e ciò potrebbe accadere rapidamente, nelle prossime settimane.

Attualmente a metà del suo ciclo, BTC si trova in un punto di capitolazione ribassista presentatosi già due volte in passato, nel 2014 e nel 2018.

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.