L’investitore miliardario Mark Cuban non seguirà l’esempio del CEO di Tesla, Elon Musk, nel ritirare il supporto per i pagamenti in Bitcoin (BTC).
Giovedì, rispondendo a Musk con un tweet, il proprietario dei Dallas Mavericks ha affermato che i Mavs continueranno ad accettare Bitcoin, Ether (ETH) e Dogecoin (DOGE) come mezzi di pagamento per biglietti e merchandise:
We at https://t.co/VUydpLFzGh will continue to accept BTC/Eth/Doge because we know that replacing Gold as a store of value will help the environment https://t.co/bs7NvnJY8A and https://t.co/ELhbuLOBRV shrinking big bank and coin usage will benefit society and the environment https://t.co/zu08F0STEQ
— Mark Cuban (@mcuban) May 12, 2021
“Sappiamo che rimpiazzare l’oro come riserva di valore aiuterà l’ambiente,” ha spiegato Cuban. “Rimpicciolire le grandi banche e ridurre l’uso delle monete beneficerà la società e l’ambiente.”
Mercoledì, Musk ha rilasciato un comunicato annunciando che Tesla non accetterà più pagamenti in Bitcoin a causa dell’impronta ecologica associata al mining di BTC. L’annuncio di Musk potrebbe aver causato una correzione significativa, con Bitcoin precipitato sotto i 50.000$ e la capitalizzazione totale del mercato crypto diminuita di oltre il 10%.
Inoltre, il CEO di Tesla ha ribadito le sue preoccupazioni legate al mining di Bitcoin con un secondo tweet sui trend del consumo energetico, descritto da Musk come “folle.”
"Il trend dei consumi energetici negli ultimi mesi è folle."
Energy usage trend over past few months is insane https://t.co/E6o9s87trw pic.twitter.com/bmv9wotwKe
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2021
Il consumo energetico del mining di Bitcoin continua ad essere un tema centrale e una narrativa popolare per i critici di BTC, che spesso accusano la criptovaluta di “far bollire gli oceani.” Tuttavia, diversi sostenitori di Bitcoin contestano tali affermazioni spiegando che i miner sono i compratori di ultima istanza per i produttori di energia rinnovabile.
L’abbandono dei pagamenti in Bitcoin da parte di Tesla coincide con le aspirazioni della compagnia per il mercato dei carbon credit. Secondo un report pubblicato mercoledì da Reuters, Tesla è una delle otto società con domande in sospeso presso la Environmental Protection Agency statunitense.
Ad aprile, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fissato un obiettivo di emissioni zero nette per il 2030, rendendo probabilmente il mercato dei carbon credit statunitense, già da svariati miliardi di dollari, ancora più allettante per compagnie come Tesla. Il mercato dei carbon credit globale è cresciuto del 20% nel 2020 fino a raggiungere 272 miliardi di dollari, stando ai dati della società di analisi finanziaria Refinitive.