La transizione di Ethereum (ETH) alla versione 2.0 non avverrà fino al 2021: lo ha previsto il CEO di Messari, azienda che si occupa di analisi delle criptovalute, durante la recente conferenza Ethereal Summit.
In un panel intitolato "The Smart Contract War Is Coming", Ryan Selkis di Messari ha elencato i principali rischi associati alla migrazione di Ethereum da un protocollo di consenso Proof-of-Work (PoW) ad uno Proof-of-Stake (PoS), sottolineando che il reale funzionamento dei sistemi PoS non è ancora stato dimostrato.
Secondo Selkis, l'algoritmo PoW attualmente utilizzato da Ethereum "è piuttosto buono, e forse anche buono abbastanza". L'uomo ha infatti spiegato che l'algoritmo in questione è ormai consolidato, e nel corso degli anni ha già più volte dimostrato la propria valenza, anche con altre criptovalute come Bitcoin (BTC).
Per tale motivo, Selkis prevede che il sistema PoW rimarrà lo status quo "per almeno altri due o tre anni", e che la transizione a PoS "richiederà molto più tempo di quanto molti credono". L'uomo ha poi affermato:
"Non credo che assisteremo al passaggio a Proof-of-Stake ed Ethereum 2.0 prima della fine del 2021."
La migrazione della blockchain di Ethereum da PoW a PoS è uno degli eventi più attesi dalla comunità delle criptovalute. Questo aggiornamento mira infatti ad incrementare esponenzialmente il livello di scalabilità, sicurezza ed efficienza della rete.
Questa settimana Preston Van Loon, fondatore di Prysmatic Labs, ha confermato che il testnet di Ethereum 2.0 è stato finalmente attivato: a dispetto di quanto previsto da Selkis, il passaggio da PoW a PoS sembra procedere secondo i piani.