Con il ritorno dell'interesse istituzionale e degli afflussi sui fondi negoziati in borsa (ETF), Strategy di Michael Saylor ha acquistato oltre 500 milioni di dollari in Bitcoin.
Tra il 17 e il 23 marzo, secondo quanto riportato in un documento depositato in data odierna presso la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, Strategy avrebbe acquistato 6.911 Bitcoin (BTC) per un valore di oltre 584 milioni di dollari, a un prezzo medio di 84.529 dollari per moneta. 

Deposito presso la SEC di Strategy, 24 marzo. Fonte: US SEC

A seguito dell'ultima acquisizione, la società detiene ora più di 500.000 Bitcoin, con un totale di 506.137 Bitcoin acquisiti a un prezzo di acquisto aggregato di circa 33,7 miliardi di dollari e un prezzo medio di acquisto di circa 66.608 dollari per Bitcoin, comprensivo di commissioni e spese.
La pietra miliare fa seguito all'accenno del cofondatore di Strategy Michael Saylor a un imminente investimento in Bitcoin, dopo che il 21 marzo la società aveva annunciato il prezzo dell'ultima tranche delle sue azioni privilegiate.

Partecipazioni totali in Bitcoin di Strategy. Fonte: Saylortracker

Le azioni privilegiate sono state vendute a 85 dollari per azione con una cedola del 10%. Secondo Strategy, l'offerta dovrebbe portare all'azienda circa 711 milioni di dollari di entrate previste per il 25 marzo 2025.

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Nonostante i timori per i dazi globali, Strategy di Saylor acquista durante il ribasso

Strategy, il più grande detentore di Bitcoin al mondo, continua a investire durante i ribassi nonostante i timori diffusi degli investitori di un mercato ribassista prematuro.
L'ultimo investimento di Strategy si inserisce nel contesto dei timori di una guerra commerciale globale, che secondo gli analisti potrebbe pesare sui mercati degli asset tradizionali e digitali almeno fino a inizio aprile.
Difatti, nonostante una moltitudine di sviluppi positivi specifici per le criptovalute, i timori per i dazi globali continueranno a mettere sotto pressione i mercati almeno fino al 2 aprile, secondo Nicolai Sondergaard, research analyst di Nansen.

Grafico giornaliero di BTC/USD. Fonte: Cointelegraph/TradingView

"Sono ansioso di vedere cosa succederà con i dazi dal 2 aprile in poi. Può darsi che alcuni di essi vengano revocati, ma ciò dipende dal fatto che tutti i Paesi si mettano d'accordo. Al momento è questo il principale elemento determinante”, spiega l'analista durante il programma quotidiano Chainreaction di Cointelegraph del 21 marzo.
Gli asset di rischio potrebbero non assumere alcuna direzionalità fin quando le preoccupazioni legate ai dazi non saranno risolte, cosa che potrebbe accadere tra il 2 aprile e luglio, offrendo un catalizzatore di mercato positivo, aggiunge l'analista.
I dazi reciproci del presidente statunitense Donald Trump dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile, malgrado i precedenti commenti del segretario al Tesoro Scott Bessent indicassero un possibile ritardo nella loro attuazione.

Traduzione a cura di Walter Rizzo