Secondo quanto riportato nella giornata di oggi da Bloomberg, Jihan Wu, CEO dell'azienda cinese di hardware per il mining Bitmain, ha confermato di essere "aperto" all'idea di condurre un'Initial Public Offering (IPO) oltremare.

Durante un'intervista ad Hong Kong, Wu, proprietario del 28% di Bitmain, ha dichiarato che un'IPO ad Hong-Kong, o in qualsiasi altra regione con mercati basati sul dollaro USA, potrebbe essere un ottimo modo per guadagnare nuovi investitori.

Proprio il mese scorso, la compagnia di mining Canaan, uno dei principali concorrenti di Bitmain, ha annunciato di voler lanciare un'IPO.

Canaan produce circa il 15% dei dispositivi per il mining di bitcoin, mentre Bitmain domina con un il 75%. "Bitmain si sta impegnando per mantenere il suo vantaggio", ha dichiarato Wu a Bloomberg.

Secondo l'analista Kevin Wang, ad Hong Kong Bitmain potrebbe attirare una significativa quantità di investitori, poiché in vantaggio sul tempo rispetto a Canaan. "Sarà una mossa vantaggiosa, perché ci sono davvero poche alternative", ha dichiarato, "ma la sostenibilità del business è ancora incerta".

Il mining di bitcoin rimane un'attività su scala industriale che genera importanti costi. A maggio, Cointelegraph ha riportato alcune ricerche secondo cui entro la fine del 2018 l'industria del mining consumerà lo 0,5% dell'energia mondiale totale.