La scorsa settimana il governo della Namibia ha ufficialmente firmato una legge per regolamentare i Virtual Asset Service Provider che operano nel Paese, ribaltando la decisione originaria del 2017 che vietava gli exchange di criptovalute.
Il 21 Luglio, la legge che regolamenta i VASP è stata inserita nella Gazzetta della Repubblica di Namibia dopo essere stata precedentemente approvata il 6 Luglio dall'Assemblea Nazionale della Namibia e firmata il 14 Luglio dal Presidente Hage Geingob.
La legge, denominata Namibia Virtual Assets Act 2023, ha lo scopo di assegnare ad un regolatore la supervisione dei crypto exchange nel Paese. Si tratta della prima legge che stabilisce come il Paese debba regolamentare le attività legate alle criptovalute.
Entrerà in vigore alla data stabilita dal Ministero delle Finanze della Namibia.

Tra gli obiettivi principali della legge c'è quello di garantire la protezione dei consumatori, prevenire gli abusi di mercato e mitigare i rischi legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
Secondo quanto riferito, i provider non conformi potrebbero incorrere in sanzioni fino a 10 milioni di dollari namibiani (671.000 $) e 10 anni di carcere. La banca centrale del Paese, la Bank of Namibia, mantiene la sua posizione contraria al corso legale delle criptovalute nel Paese.
L'inversione di rotta della Namibia è iniziata nel Maggio 2018, quando la Bank of Namibia ha rivisto la sua decisione originale di vietare gli exchange di criptovalute.
All'inizio di questo mese, il regolatore finanziario del Sudafrica ha annunciato che tutti i crypto exchange del Paese dovranno ottenere una licenza entro la fine del 2023 per poter continuare a operare.
Tra le altre nazioni africane che hanno approvato leggi sulle criptovalute ci sono Botswana, Kenya, Mauritius e Seychelles. La Repubblica Centrafricana ha reso Bitcoin (BTC) a corso legale nell'Aprile 2022, ma la legge è stata abrogata meno di 12 mesi dopo.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, Camerun, Etiopia, Lesotho, Liberia, Repubblica del Congo, Sierra Leone, Tanzania e Zimbabwe sono alcuni dei Paesi africani ad aver imposto un divieto sulle criptovalute.
Traduzione a cura di Matteo Carrone