Godwin Emefiele, direttore della banca centrale della Nigeria, il quale aveva precedentemente vietato alle banche locali di offrire servizi agli exchange di criptovalute, ha chiarito la sua posizione sul settore.

Secondo il portale d’informazione locale TodayNG, il vice direttore della Central Bank of Nigeria (CBN), Adamu Lamtek, ha dichiarato a nome di Emefiele che l'istituto non aveva vietato ai cittadini di acquistare, scambiare o vendere criptovalute; ha bensì tentato di "proteggere il settore bancario dall’attività crypto nel Paese".

Emefiele ha dichiarato:

"La CBN non ha applicato restrizioni sull’uso delle criptovalute e non scoraggeremo le persone dallo scambiarle. Quello che abbiamo fatto è stato vietare che avvenissero transazioni legate alle criptovalute nel settore bancario."

Tali dichiarazioni sono state rilasciate in seguito a una circolare distribuita a febbraio, la quale vietava alle istituzioni finanziarie regolamentate di fornire servizi agli exchange di criptovalute. Il divieto imponeva alle banche commerciali di chiudere i conti appartenenti ad exchange e altre società operanti nel settore crypto in Nigeria, avvisando che i trasgressori avrebbero dovuto affrontare "severe sanzioni normative". Alcuni titolari di conti presso Access Bank Nigeria hanno già segnalato che i loro account sono stati chiusi.

Emefiele ha precedentemente dichiarato che le criptovalute non sono "moneta legale", e pertanto non c'è spazio per esse nel sistema monetario nigeriano. Ha inoltre sottolineato che la banca centrale stava studiando la nuova classe di asset, per comprendere i potenziali effetti sull'economia di questo settore emergente.

Tuttavia, molti regolatori e sostenitori del mondo crypto in Nigeria hanno criticato il ban. Alcuni legislatori del Senato hanno proposto al direttore della CBN e alle principali figure del settore crypto di creare un dibattito riguardo alle normative da applicare nel Paese

Da quando la CBN ha introdotto il divieto per le crypto, il valore di Bitcoin (BTC) in Nigeria è significativamente aumentato: attualmente viene scambiato per ben 97.500$, un sovrapprezzo del 70% rispetto al resto del mondo.