Nella giornata di martedì, il prezzo di Ether (ETH) è scivolato al ribasso in parallelo al calo di Bitcoin (BTC) sotto i 30.000$.

ETH/USD ha perso il 5,68% toccando un minimo a 1.720$, circa 400$ più in alto rispetto al suo massimo storico segnato nel 2018, che dovrebbe rappresentare un importante livello di supporto psicologico.

Domenica, la coppia aveva raggiunto un massimo locale di 1.994$ su Coinbase. La sua price action appariva simile a quella di Bitcoin, che nello stesso giorno ha toccato i 32.450$. Tuttavia, durante la sessione di martedì la principale criptovaluta ha tracciato una correzione conclusa a 29.507$.

I trend del prezzo di Bitcoin continuano a influenzare Ether
I trend del prezzo di Bitcoin continuano a influenzare Ether. Fonte: TradingView

Inoltre, la contrazione è avvenuta dopo l’uscita del co-fondatore di Ethereum, Anthony Di Iorio, dal settore delle criptovalute, dovuta in parte a problemi di sicurezza personale. Di Iorio, probabilmente un grande possessore di Ether, ha accennato in un’intervista esclusiva a Bloomberg che avrebbe liquidato tutte le sue crypto, senza menzionare nello specifico il token nativo della blockchain di Ethereum.

Le crypto sono solo una piccola parte di ciò che serve al mondo,” ha spiegato, aggiungendo che vuole “diversificare per non essere solo il tizio delle crypto, ma qualcuno che affronta problemi complessi.

Il prezzo ignora la FOMO per l’hard fork

L’ultimo impulso del sell-off è emerso nonostante l’imminente aggiornamento del network di Ethereum. Conosciuto come hard fork London, l’importante sviluppo è un altro passo avanti verso la trasformazione di Ethereum da un network Proof-of-Work ad alto consumo energetico a un network Proof-of-Stake più veloce e scalabile.

Tuttavia, la caratteristica più discussa introdotta dall’hard fork in arrivo è la deflazione. L’aggiornamento implementerà un meccanismo che elimina una porzione della commissione di base pagata ai miner, riducendo così l’offerta di Ether. A marzo, la piattaforma di formazione crypto CoinMonk ha indicato che l’hard fork London potrebbe idealmente distruggere 1 milione di ETH in 365 giorni, pari a quasi l’1% dell’offerta.

Anche Grayscale, una società di investimenti su asset digitali newyorkese, ha sottolineato a febbraio che le dinamiche deflazionistiche si dimostreranno estremamente rialziste per il prezzo di Ether. Dopo la pubblicazione del report, ETH/USD ha registrato un rally quasi del 180% fino al suo massimo record di 4.385$.

La recente contrazione nei mercati di Ether ha sollevato serie preoccupazioni riguardo la capacità dell’hard fork London di mantenere l’inclinazione rialzista. Per esempio, gli analisti di TradingView hanno segnalato in un aggiornamento che le pressioni inflazionistiche dai mercati statunitensi potrebbero aver rafforzato il sentiment ribassista in ETH/USD.

Ether è crollato di oltre il 60% dal suo massimo storico
Ether è crollato di oltre il 60% dal suo massimo storico. Fonte: TradingView

In particolare, la scorsa settimana il Dipartimento del lavoro statunitense ha rilasciato il report sul Consumer Price Index (CPI) di giugno. I nuovi dati mostrano che a giugno l’inflazione negli USA è aumentata dello 0,9% arrivando al 5,4%, la crescita più rapida dalla crisi finanziaria del 2008. Dopo la pubblicazione, i prezzi di Bitcoin e Ether sono calati.

Generalmente, le criptovalute sono considerate dagli investitori in asset digitali come una copertura contro l’inflazione,” hanno scritto gli analisti di TradingView, aggiungendo:

“Tuttavia, in questo caso i dati stessi hanno un peso minore rispetto a ciò che la Federal Reserve potrebbe fare in risposta a tali dati. I trader hanno iniziato a vendere crypto come Ethereum e Bitcoin per paura che un’inflazione in continua crescita avrebbe spinto la Fed a interrompere le sue politiche di quantitative easing.”

Restano alcune prospettive rialziste

Comunque sia, molti continuano a credere nelle criptovalute. Konstantin Anissimov, direttore esecutivo dell’exchange CEX.IO, prevede che Ether raggiungerà 3.000$ in seguito all’hard fork London.

Allo stato attuale, la Federal Reserve ha ampliato il suo bilancio da inizio 2020 a oltre 8.000 miliardi di dollari, un aumento considerevole,” ha spiegato, aggiungendo che i prezzi ridotti nei mercati crypto sono un’opportunità per gli investitori in cerca di un’alternativa ai tradizionali beni rifugio svantaggiosi.

“Gli investitori potrebbero accumulare monete a prezzi scontati e fidarsi della loro capacità di fungere da giusta protezione contro l’inflazione. Con la nuova pressione d’acquisto, le due principali monete torneranno probabilmente a testare rispettivamente i 45.000$ e i 3.000$.”

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph.com. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.