Il numero di wallet di Bitcoin (BTC) attivi è aumentato nelle due settimane precedenti all'ultimo rialzo dei prezzi: lo rivela una ricerca condotta dalla società di analisi Flipside Crypto e successivamente riportata sul portale d'informazione Bloomberg.

Solitamente circa metà dell'intera offerta monetaria complessiva di Bitcoin si trova all'interno di portafogli inattivi da uno a sei mesi. Tuttavia, dopo il 15 marzo questo valore è diminuito ad appena il 10%. 

"Si tratta di un'ottima notizia per i sostenitori delle criptovalute", ha commentato Eric Stone, cofondatore e Head of Data Science di Flipside. "Molte più persone si stanno abituando all'idea di acquistare Bitcoin."

Bitcoin inattivi da uno a sei mesi

Portafogli di Bitcoin rimasti inattivi negli ultimi sei mesi. Simili movimenti sono solitamente segnale di rialzi. Fonte: Flipside Crypto

Stone sottolinea inoltre che questo incremento potrebbe essere il risultato di un rinnovato interesse nelle criptovalute da parte dei grandi investitori. "È probabile che questo movimento denoti un cambio di percezione o fiducia nella classe di asset", ha a tal proposito commentato Dave Balter, cofondatore e Chief Executive Officer di Flipside Crypto.

Secondo il giornalista Eric Lam, al momento nessun membro dell'industria conosce il reale motivo del recente rialzo dei prezzi. A suo parere l'impennata potrebbe essere legata a Brexit, o persino ad una falsa notizia pubblicata da Finance Magnates come Pesce d'Aprile, secondo la quale la SEC degli Stati Uniti avesse approvato un ETF basato sul Bitcoin.

Ben diversa invece l'opinione dell'analista Tone Vays. A suo parere potrebbe non esistere alcuna reale causa scatenante per la recente crescita dei mercati delle criptovalute, e che non bisognerebbe pertanto ignorare la possibilità di una nuova contrazione in futuro.