Secondo quanto riportato il 7 maggio dal New York Times (NYT), la società che controlla la borsa azionaria di New York (NYSE) starebbe pensando di permettere ai clienti di comprare e possedere Bitcoin: se così fosse, si tratterebbe del secondo gigante di Wall Street che apre alle criptovalute.

Secondo i documenti e le quattro fonti anonime citate dal NYT, Intercontinental Exchange (ICE), società proprietaria del NYSE, starebbe pensando di offrire ai trader contratti che in sostanza renderebbero i clienti detentori di criptovalute.

La notizia arriva pochi giorni dopo i rumor su un direttore di Goldman Sachs, che pare abbia confermato che la banca lancerà i suoi future "tra poche settimane".

L'ICE "ha valutato assieme ad altre istituzioni finanziarie l'implementazione di un'operazione attraverso cui le banche possono acquistare dei contratti, chiamati swap, che permettono al cliente di entrare in possesso di Bitcoin il giorno successivo, contando sul supporto e sull'affidabilità del NYSE", ha specificato il NYT.

Se le operazioni dovessero andare a buon fine, ICE e Goldman si uniranno alla grossa porzione di istituzioni della finanza tradizionale che si sono lanciate nelle criptovalute. Un altro big del settore è il NASDAQ, che in un annuncio si è dichiarato "disposto" a implementare in futuro una piattaforma di trading di criptovalute.

La posizione si scontra nettamente con i commenti rilasciati da altri esponenti dell'industria, come quelli del CEO di Berkshire Hathaway Warren Buffet, che questa settimana ha associato Bitcoin a "veleno per topi".

Curiosi invece i commenti di Bill Gates: intervistato dalla CNBC, il magnate di Microsoft ha dichiarato: "Shorterei Bitcoin, se ci fosse un modo semplice per farlo".