Donald Tapscott, direttore esecutivo del Blockchain Research Institute, ha affermato che il renminbi (RMB), la valuta avente corso legale in Cina, diverrà una moneta digitale.

Durante un'intervista recentemente pubblicata su Bloomberg, Tapscott ha svelato di aver partecipato ad un incontro con il vicepresidente del Partito Comunista Cinese, il quale ha ricordato che il presidente Xi Jinping ha descritto la blockchain come una delle tecnologie più importanti per il futuro del paese.

Durante una discussione legata al divieto imposto dal governo agli exchange di criptovalute, Tapscott ha sottolineato che la Cina sta esaminando la possibilità di bandire anche il mining:

"Non è davvero necessario farlo [vietare exchange e mining], perché fra vent'anni non useremo Bitcoin in Cina. Il popolo cinese utilizzerà RMB, e RMB diverrà l'unica criptovaluta. La banca centrale cinese lo trasformerà in una moneta digitale."

Quando gli è stato infine chiesto quale fosse il rapporto fra Cina ed exchange decentralizzati, Tapscott ha risposto che al momento non sono vietati, ma al tempo stesso il governo desidera limitare fortemente l'utilizzo di criptovalute. Il futuro è pertanto incerto, in quanto a suo parere gli exchange decentralizzato diverranno in futuro molto più popolari di quelli centralizzati.

Ciononostante, la Cina rimane il primo paese al mondo per numero di progetti blockchain attualmente in sviluppo: nel territorio sono infatti presenti 263 iniziative legate ai registri distribuiti, equivalenti a circa il 25% del totale globale.