Polygon Labs, l'azienda responsabile dello sviluppo di Polygon, la soluzione di scaling layer-2 di Ethereum, ha invitato i politici dell'Unione Europea a "chiarire la portata e l'intento" della legislazione che riguarda gli smart contract.
In una lettera aperta pubblicata il 17 Aprile e indirizzata ai membri del Parlamento Europeo, del Consiglio Europeo e della Commissione Europea, Polygon Labs ha proposto di modificare l'articolo 30 del Data Act in modo che si applichi ai sistemi basati su smart contract permissioned posseduti e gestiti da un'"impresa", invece che permissionless, come previsto dall'attuale formulazione.
La piattaforma ha dichiarato che anche Ledger, sviluppatore di hardware wallet, ha firmato per chiedere che la legislazione rifletta meglio il suo intento.
"Polygon Labs è interessata alla questione perché cerchiamo di garantire la crescita e lo sviluppo responsabile dei sistemi basati su blockchain permissionless a livello globale", si legge nella lettera. "Chiediamo rispettosamente di prendere in considerazione le revisioni proposte all'art. 30 [...] per garantire che questa nuova legge non limiti inavvertitamente parti open, trasparenti e permissionless della tecnologia blockchain emergente".
1/ Oggi @0xPolygonLabs ha pubblicato una lettera aperta indirizzata all'UE sull'Art. 30 del #DataAct, che potrebbe avere gravi conseguenze per gli smart contract permissionless. @Ledger si è unito alla proposta di emendamenti per limitare l'art. 30 in modo da proteggere lo sviluppo di software decentralizzato. Leggi pic.twitter.com/AZHGCm14sQ
— Rebecca Rettig (@RebeccaRettig1) April 17, 2023
1/ Today @0xPolygonLabs published an open letter to the EU on Art. 30 of the #DataAct, which could have serious consequences for permissionless smart contracts. @Ledger has joined in proposing amendments to narrow Art. 30 to protect decentralized software development. Read pic.twitter.com/AZHGCm14sQ
— Rebecca Rettig (@RebeccaRettig1) April 17, 2023
L'articolo 30 nella versione del Data Act approvata a Marzo dal Parlamento Europeo, elencava in dettaglio i "requisiti essenziali relativi agli smart contract per la condivisione dei dati". Polygon Labs ha affermato che se l'atto dovesse passare senza emendamenti che chiariscano la natura delle parti — se ce ne sono — che eseguono gli smart contract, la legislazione "non sarebbe valida per le applicazioni di smart contract open, permissionless e decentralizzate e ostacolerebbe notevolmente l'innovazione e la crescita economica nell'UE".
Altri esperti hanno sollevato preoccupazioni simili in merito al fatto che il Data Act potrebbe influenzare il modo in cui i regolatori gestirebbero gli smart contract. A Marzo Michael Lewellen, responsabile della solutions architecture di OpenZeppelin, ha dichiarato a Cointelegraph che la formulazione, che consentirebbe un "kill switch" degli smart contract, "mina le garanzie di immutabilità e introduce un point of failure".
Polygon ha chiesto che il Data Act "rimanga coerente" con il quadro normativo sui mercati dei cripto-asset, il cui voto finale, dopo lunghi negoziati tra Parlamento Europeo, Consiglio Europeo e Commissione Europea, è previsto per il 19 Aprile. Il Data Act sarà probabilmente sottoposto a un trattamento simile da parte dei politici dell'UE prima di raggiungere la versione finale dando tempo alla richiesta di Polygon Labs di essere presa in considerazione.