Durante una recente intervista con Bloomberg, Monex Inc., l'azienda che ha recentemente acquisito l'exchange giapponese di criptovalute Coincheck, ha rivelato i propri piani di espandere la piattaforma negli Stati Uniti.

Oki Matsumoto, CEO di Monex, ha spiegato che Coincheck riceverà una licenza ufficiale da parte delle autorità giapponesi il prossimo mese. Senza rivelare un arco di tempo preciso, ha inoltre affermato che la compagnia mira all'espansione al di fuori dell'Asia:

“Il Giappone potrebbe sembrare un passo avanti a tutti nel settore delle criptovalute, ma per quando si tratta di decidere se le monete sono beni o token, e attirare investitori istituzionali... Stati Uniti e Europa stanno compiendo enormi progressi".

Per molto tempo il Giappone è stato considerato un paese all'avanguardia per quanto riguarda l'adozione delle criptovalute: è stato infatti il primo al mondo a riconoscere il Bitcoin come strumento legale di pagamento, già nel lontano 2016. Tuttavia Matsumoto crede che Stati Uniti e Europa abbiano un vantaggio nel campo delle regolamentazioni per il settore delle monete digitali. Ha ad esempio comparato le salatissime tasse giapponesi sulle criptovalute, pari al 55% dei profitti, all'imposta del 19% recentemente introdotta dalla Francia:

“In Giappone è difficile pensare alle criptovalute come qualcosa da inserire nel proprio portfolio. Al momento sono semplici giocattoli per gli speculatori".

Il CEO crede inoltre che gli enti federali degli Stati Uniti abbiano in questo momento un'enorme influenza a livello internazionale per quanto riguarda la definizione di criptovaluta: si riferisce al dibattito in corso sulla natura delle monete digitali, e se queste andrebbero considerate beni oppure security. Un'eventuale decisione offrirebbe la chiarezza di cui questa industria emergente ha bisogno, promuovendo la crescita e la fiducia da parte degli investitori tradizionali.

A gennaio di quest'anno, un terribile attacco informatico ai danni di Coincheck ha portato al furto di 532 milioni di dollari in NEM. Pochi mesi più tardi l'azienda è stata acquisita da Monex, portando ad un'impennata nel valore delle azioni di quest'ultima.

Le recenti cifre rilasciate da Monex mostrano che, nonostante l'incredibile ridimensionamento subito da Coincheck per ripagare i clienti colpiti dall'attacco informatico, la piattaforma d'exchange ha comunque chiuso l'anno fiscale in verde, con un profitto di circa 6,3 miliardi di Yen (56,7 milioni di Dollari).

Questo mese, la Financial Services Agency (FSA) giapponese ha introdotto nuovi requisiti per gli exchange di criptovalute, rafforzando la già severa struttura normativa in vigore nel paese.