Laurentino Cortizo, Presidente di Panama, ha posto il veto parziale al disegno di legge n. 697, noto come "crypto bill", affermando che necessiti di ulteriori interventi per meglio adattarsi alle normative finanziarie di Panama.
A seguito dell'approvazione del disegno di legge sulle criptovalute a fine aprile 2022 da parte dell'Assemblea nazionale di Panama, il Presidente Cortizo aveva già avvertito il mese successivo che non avrebbe firmato il disegno di legge se non fossero state incluse ulteriori norme antiriciclaggio (AML).
Il media locale La Prenda ha ottenuto una copia del veto di 32 pagine, in cui il presidente ha riportato che è "imperativo" che le leggi sulle criptovalute siano conformi alle nuove norme raccomandate dal Financial Action Task Force (FATF) che definiscono la "trasparenza fiscale e la prevenzione del riciclaggio di denaro".
Il Presidente Cortizo ha precedentemente descritto la legislazione come una "legge innovativa", indicando l'approvazione di alcuni aspetti del disegno di legge, ma ha affermato che i possibili usi illeciti delle criptovalute debbano essere affrontati.
Il deputato Gabriel Silva, che ha contribuito ad introdurre la legge a settembre 2021, ha twittato giovedì che il veto sia "un'opportunità persa per generare posti di lavoro, attrarre investimenti e integrare tecnologia e innovazione nel settore pubblico".
Il Presidente ha appena posto il veto parziale sulla Ley de Crypto.
Un'occasione mancata per generare posti di lavoro, attrarre investimenti e incorporare tecnologia e innovazione nel settore pubblico.
Il Paese merita maggiori opportunità e inclusione finanziaria (1/2)
El Presidente acaba de vetar parcialmente el proyecto de Ley de Crypto
— Gabriel Silva (@gabrielsilva8_7) June 16, 2022
Una oportunidad perdida para generar empleos, atrae inversión e incorporar tecnología e innovación en el sector público
El país merece más oportunidades y también inclusión financiera (1/2)
"Il Paese merita più opportunità e inclusione finanziaria", ha aggiunto Silva, affermando che il Congresso approfondirà il veto per apportare le dovute correzioni che poi passeranno al dibattito.
Se la legge verrà firmata, Panama sarà il secondo paese centroamericano a regolamentare l'utilizzo delle criptovalute. Il vicino El Salvador è difatti stato il primo paese a rendere Bitcoin (BTC) valuta a corso legale.
A differenza del Salvador, però, la proposta di legge di Panama riguarda altre criptovalute oltre a Bitcoin, e non impone alle imprese locali di accettare gli asset digitali.
Secondo il disegno di legge, i panamensi "possono concordare liberamente l'uso di criptovalute, compresi, senza limitazioni, Bitcoin ed Ethereum" come pagamento alternativo per "qualsiasi operazione pubblica o commerciale".
Il disegno di legge riguarderebbe anche l'emissione di asset digitali, regolamentando la tokenizzazione di beni come i metalli preziosi. L'autorità governativa per l'innovazione si occuperà anche della digitalizzazione dell'identità utilizzando la tecnologia blockchain ed i registri distribuiti.