Un recente rapporto del Busan Research Institute ha rivelato una tendenza alquanto particolare: pare che il 62% delle aziende nella blockchain sandbox city di Busan, in Corea del Sud, non conosca affatto tale tecnologia.

Sin dallo scorso anno Busan viene considerata dal governo sudcoreano un'area dalle regolamentazioni meno stringenti, al fine di accelerare lo sviluppo della blockchain. La città ha avviato numerosi progetti legati a questa tecnologia, fra cui anche il piano di realizzare una centrale elettrica basata su blockchain e introdurre una criptovaluta municipale.

È per questo motivo che i risultati dello studio condotto dal Busan Research Institute, dal titolo "Report on Activation of the Busan Blockchain Free Regulatory Zone", risultano tanto inaspettati: il 91% delle 100 aziende intervistate, operanti in varie industrie, non pianifica di adottare la blockchain nel prossimo futuro.

In un altro sondaggio, al quale hanno partecipato 26 compagnie operanti con blockchain, il 23% si è lamentato del fatto che le regolamentazioni rappresentano ancora un ostacolo.

Il 19% sostiene invece di non ricevere un supporto adeguato da parte del governo, mentre il 15,4% ha espresso preoccupazione in merito alla mancanza di risorse umane e tecnologiche nello sviluppo della blockchain.

Guardando al futuro, il Busan Research Institute offre alcuni suggerimenti per migliorare il rapporto fra il governo e queste aziende:

"Per quanto riguarda il mercato, è necessario far avvicinare e aggregare tali compagnie. È necessario fornire loro supporto dal punto di vista marketing, così che possano più facilmente trovare clienti, formare personale specializzato e sviluppare nuove tecnologie."

Il documento sottolinea infine che le attuali implementazioni della blockchain solo perlopiù limitate al settore dei servizi, sottolineando che la tecnologia dovrebbe essere applicata anche all'industria manifatturiera e industriale della città.