Ripple non ha in alcun modo influenzato la decisione dell'exchange statunitense Coinbase di supportare XRP, ha sottolineato su Twitter un dirigente della compagnia.

In un recente dibattito in rete, l'imprenditore britannico Alistair Milne ha richiesto a Ripple di rilasciare dei commenti sulle insistenti voci di corridoio secondo le quali l'azienda avrebbe pagato o offerto degli inventivi a Coinbase per integrare XRP sulla sua piattaforma professionale, Coinbase Pro.

Elliott Suthers, Director of Communications di Coinbase, si è tuttavia rifiutato di discutere della questione in pubblico, invitando Milne ad intrattenere una conversazione privata. Poco dopo Miguel Vias, Head of Markets di Ripple, ha tuttavia apertamente negato tali accuse:

"Che venga messo a verbale. L'aggiunta di XRP [...] è stata una decisione indipendente di Coinbase, non abbiamo offerto loro nulla per renderla possibile."

Nella giornata di ieri Coinbase ha annunciato di aver integrato Ripple anche sulla piattaforma principale, non soltanto su Coinbase Pro. In particolare, gli utenti potranno d'ora in avanti acquistare, vendere, convertire, inviare, ricevere e depositare XRP. Il servizio è disponibile nella maggior parte delle giurisdizioni, tranne al momento per i residenti nel Regno Unito e nello Stato di New York.

Lo scorso mese Coinbase ha acquisito Neutrino, start-up italiana di blockchain intelligence. La società, nata a Milano nel 2016, continuerà ad operare in maniera del tutto autonoma, facendo tuttavia leva sull'ufficio londinese dell'exchange. L'importo dell'accordo non è stato divulgato.