Secondo quanto riferito il 26 maggio da Prime Media, il vice governatore della Banca Centrale Russa Olga Skorobogatova ha affermato che la tecnologia blockchain non è ancora sufficientemente "matura" per essere usata su scala industriale.

Durante una discussione al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, Skorobogatova ha dichiarato che la nuova tecnologia richiede ancora dei miglioramenti. Secondo lei, le blockchain non sono ancora state utilizzate su scala industriale, tranne che per le criptovalute come Bitcoin, a causa di problemi di scalabilità e sicurezza che devono ancora essere risolti.

Skorobogatova ha individuato due tipi principali di piattaforme: quelle che offrono un'infrastruttura per l'elaborazione dei pagamenti come Corda e Ripple e quelle che forniscono funzionalità smart contract come Ethereum e Hyperledger.

"La tecnologia fine a sé stessa è inutile", ha dichiarato, aggiungendo che il 2018 sarà l'anno in cui la Russia e la comunità internazionale arriveranno ad "una comprensione pragmatica" dei casi in cui utilizzare le tecnologie blockchain è vantaggioso, per poi passare ad affrontare il tema dell'implementazione nelle industrie.

In passato Skorobogatova ha descritto la tecnologia blockchain come "una tecnologia rivoluzionaria nella quale è certamente necessario investire", sottolineando al contempo come sia essenziale per il settore finanziario tradizionale comprendere i rischi associati e la loro gestione. Secondo quanto dichiarò a giugno, un'integrazione completamente controllata richiederebbe "dai sette ai dieci anni".

Proprio questa settimana, è stato annunciato il test della prima ICO ufficialmente regolamentata del paese, che utilizzerà il sandbox normativo stabilito dalla Banca Centrale Russa.

Inoltre, il parlamento russo ha approvato la prima di tre letture di nuove leggi dirette alle industrie che operano nel settore delle criptovalute e delle blockchain, che definiscono sia le valute virtuali che i token come proprietà.