Il parlamento russo, la Duma di Stato, ha approvato la prima lettura delle nuove leggi che regolano l'industria delle criptovalute martedì 22 maggio. Le leggi definiscono criptovalute e token come proprietà e specificano come interagire con le tecnologie relative a valute virtuali e blockchain.

Il disegno di legge "asset finanziari digitali", in fase di valutazione dall'anno scorso, interessa le criptovalute e le tecnologie relative alle blockchain come smart contractmining e Initial Coin Offering (ICO).

Il comunicato recita: "Queste specifiche determinano che sia le criptovalute che i token sono considerate delle proprietà, identificando la differenza chiave tra criptovalute e token nel numero degli emittenti, uno solo nel caso dei token o diversi (emittenti e miner) in quello delle criptovalute", per poi continuare:

"In questo documento viene stabilito direttamente che gli asset finanziari digitali non sono un metodo di pagamento legale all'interno del territorio della Federazione Russa."

Durante l'udienza di martedì, 410 deputati hanno approvato il disegno di legge, con un solo voto contrario.

Durante la presentazione iniziale di aprile, la legislazione aveva ricevuto feedback contrastanti, sia dai partiti governativi che dal Cremlino, che richiedeva maggiore chiarezza sugli obblighi fiscali e sulla capacità degli investitori stranieri di accedere alle ICO emesse in Russia.

Sia nelle sue versioni precedenti che in quella attuale, la proposta si è guadagnata le critiche di diversi esponenti dell'industria. A marzo, Igor Sudets, membro del comitato di esperti della Duma in materia di economia digitale e blockchain, è arrivato addirittura a dire che "nessuno vorrà" lanciare un ICO in Russia una volta entrate in vigore tali leggi.