Secondo alcuni dirigenti, Sberbank, la maggiore banca di Russia (seppur di proprietà statale) sta considerando la possibilità di emettere il suo token.

Il sito d'informazione Kommersant ha riportato martedì che Sergey Popov, director of transaction business di Sberbank, ha dichiarato che il gigantesco istituto bancario sta valutando la possibilità di lanciare una stablecoin ancorata al rublo russo, con tasso di cambio 1:1.

La stablecoin di Sberbank sarebbe in regola con la legge sulle crypto di recente approvazione

Secondo il report, la stablecoin potrebbe essere utilizzata per pagamenti che coinvolgono altri asset digitali. Popov ha fatto notare come Sberbank potrebbe emettere il token senza violare la recente normativa sulle crypto, nota come “On Digital Financial Assets” (DFA).

Il dirigente ha dichiarato:

“Potremmo emettere una stablecoin, sulla base dell’ultima legge. Se ancorassimo questa moneta al rublo, il token potrebbe diventare uno strumento finanziario per transazioni svolte con altri asset finanziari digitali.”

Il Presidente Putin ha recentemente firmato la proposta di legge

L’indiscrezione segue di pochi giorni la firma della proposta di legge da parte del Presidente Vladimir Putin, avvenuta il 31 luglio. Con questo provvedimento, Putin di fatto impedisce ai residenti in Russia di effettuare pagamenti con le crypto come Bitcoin (BTC) a partire dal 1° gennaio 2021.

I lavori per questo progetto sono iniziati nel 2018: nella forma attuale, la DFA permette le compravendite ed i prestiti in crypto nonché lo scambio tra asset digitali.

Sberbank è nota per le sue iniziative correlate alle crypto. A maggio, la banca aveva stanziato più di 100 milioni di dollari per acquistare 5.000 ATM blockchain in grado di minare criptovalute. Nel novembre 2019, Sberbank aveva brevettato una soluzione blockchain per i contratti di riacquisto.

Nel maggio 2019, Sberbank ha dovuto sospendere un progetto crypto a causa dell’opinione contraria della Banca Centrale con riguardo agli asset blockchain.