Upbit, il più importante exchange di criptovalute della Corea del Sud, è sotto inchiesta da parte della polizia locale e dieci inquirenti per presunta frode, ha oggi rivelato il portale d'informazione Chosun. La piattaforma Upbit è gestita da una filiale del colosso della tecnologia Kakao, ed è al momento il quarto exchange più grande al mondo per volume giornaliero di scambi.
La polizia crede che Upbit abbia falsificato i propri bilanci, ingannando in tal modo gli investitori. Pare inoltre che la Financial Supervisory Commission (FSC) della Corea del Sud abbia inviato dieci inquirenti nella sede centrale dell'azienda, a Seoul. L'organo governativo accederà ai sistemi informatici della compagnia per revisionare l'effettiva quantità di criptovalute in suo possesso.
Sui social media, la comunità delle criptovalute afferma che la notizia ha già avuto un impatto non indifferente sui mercati: molte delle cento monete più importanti sono oggi in calo di oltre il 15%.
Upbit non è stato il primo exchange ad aver attirato l'attenzione delle autorità coreane negli ultimi mesi. Come riportato a marzo da Cointelegraph, la Korean Financial Intelligence Unit (KoFIU) e la FSC hanno annunciato un'indagine congiunta sui conti bancari degli exchange di criptovalute locali, adducendo a timori legati al riciclaggio di denaro.
Ad aprile, il cofondatore e direttore generale di CoinNest è stato arrestato per frode e appropriazione indebita, in quanto avrebbe spostato sui propri conti personali "miliardi di Won" in monete appartenenti ai clienti della piattaforma. Lo stesso mese, il governo della Corea del Sud ha ordinato a 12 diversi exchange di migliorare il servizio di protezione clienti.
Al momento della stesura di questo articolo, il prezzo del Bitcoin è di circa 8.600$, in calo dell'8% nelle ultime 24 ore. Pessime prestazioni anche per Ethereum, in calo di oltre il 10% e con un valore di circa 684$.