UPbit, il più importante exchange della Corea del Sud, ha dichiarato di aver condotto una revisione interna per smentire ogni accusa di frode.

La scorsa settimana la Financial Supervisory Commission (FSC) ha fatto irruzione nella sede centrale di UPbit, a Seoul, in quanto si sospettava che i dirigenti dell'azienda avessero falsificato i bilanci per ingannare gli investitori. I dati della revisione non sono ancora stati resi pubblici, ma il CEO della compagnia ha assicurato che i registri di UPbit sono "al 100%" in linea con quanto riportato nei portafogli.

L'ispezione di venerdì ha causato il panico nei mercati delle criptovalute. L'evento è inoltre coinciso con la presunta vendita di una grossa quantità di fondi di liquidazione da parte dei fiduciari di Mt. Gox, portando ad un sostanziale crollo dei prezzi.

"Vedremo come si evolverà la storia", scrive su Twitter un cronista di notizie provenienti dalla Corea del Sud. "Ma trovo altamente improbabile che UPbit racconti una frottola per provare la propria innocenza se sotto indagine, specialmente quando per ottenere le prove basta analizzare le transazioni sulla blockchain".

Oggi UPbit, appartenente ad una filiale del colosso sudcoreano delle telecomunicazione Kakao, è il quinto exchange di criptovalute più importante al mondo per volume giornaliero di scambi, con un valore delle transazioni pari a 910 milioni di dollari.