Durante un recente incontro, i regolatori della Corea del Sud hanno promesso che introdurranno una struttura normativa maggiormente favorevole agli investimenti nell'industria blockchain. La riunione, intitolata "Crescita attraverso l'innovazione" e presieduta dal Viceministro di Strategia e Finanza Ko Hyoung-kwon, il governo ha garantito che si impegnerà per introdurre leggi che possano facilitare l'ingresso nel mercato da parte delle aziende operanti nel settore delle criptovalute.

Allo scopo di incoraggiare la creazione di nuovi posti di lavoro e promuovere le tecnologie emergenti, la Corea del Sud pianifica di "estendere gli sgravi fiscali per gli investimenti verso il nuovo motore di crescita e ridurre i requisiti per il supporto di nuove tecnologie".

Questa settimana il governo sudcoreano ha anche rivelato un nuovo disegno di legge mirato allo sviluppo di regole per il settore di criptovalute, Initial Coin Offering (ICO) e blockchain. Non è tuttavia ancora chiaro se la proposta diverrà una normativa vera e propria: le opinioni sulla questione rimangono ancora frazionate e incerte, e qualcuno crede che al momento il paese debba affrontare problemi politici ed economici più urgenti.

Il Corea del Sud sta gradualmente modificando il proprio atteggiamento nei confronti delle criptovalute, dopo la reazione fortemente negativa da parte della popolazione a causa dell'entrata in vigore di normative considerate troppo severe. Sono state in particolare le piattaforme d'exchange a risentire maggiormente dell'impatto delle nuove regolamentazioni: da gennaio di quest'anno sono infatti obbligate a pagare tasse sia aziendali che sul reddito, nonché a rispettare il rigido divieto sul trading di monete che offrono un alto livello di anonimato.