Il governo della Corea del Sud ha recentemente annunciato di voler imporre una nuova tassa sul trading di criptovalute.

Non tutti sono d'accordo con la decisione del governo

Sung Tae-yoon, economista dell'Università Yonsei di Seoul, ha tuttavia avvertito che tale decisione potrebbe rallentare lo sviluppo di questo mercato emergente.

Secondo Sung, è ancora troppo presto per tassare il mercato delle criptovalute. Teme infatti che l'introduzione di regolamentazioni eccessivamente severe possa impedire al settore crypto di prosperare:

"Le criptovalute non possono essere considerate asset universali come le monete cartacee."

Totalmente opposto il parere di Kim Jin-ill, economista dell'Università della Corea, secondo il quale la regolamentazione è essenziale anche nel caso in cui ostacoli la crescita di un nuovo mercato.

La Corea del Sud introdurrà nuove imposte

Il governo della Corea del Sud pianifica di ampliare la portata del proprio sistema fiscale, introducendo molte nuove tipologie di tassazione. Hong Nam-Ki, Ministro delle Finanze della Corea del Sud, ha a tal proposito dichiarato:

"Quest'anno, tramite la revisione del sistema fiscale, prenderemo in considerazione l'idea di introdurre nuove tipologie di tassazione, come ad esempio un'imposta digitale. [...]

Si tratta di una tassa aggiuntiva imposta alle aziende informatiche operanti all'estero, come Google e Amazon, per il loro business online."

Come riportato da Cointelegraph, il Portogallo possiede una delle regolamentazioni maggiormente favorevoli al settore delle criptovalute, in quanto non impone alcuna tassa sul trading o sul mining.

Florian Wimmer, CEO di Blockpit, ha dichiarato durante un'intervista di marzo in merito alla tassazione delle criptovalute:

"Nella maggior parte dei Paesi, le criptovalute vengono viste come beni economici. Spesso vengono considerate proprietà, e tassate seguendo le normative già esistenti per tali beni. Ciò significa che ogni singola transazione diventa un evento tassabile.