La Corea del Sud potrebbe presto seguire le orme di Hong Kong nel legalizzare gli ETF spot su Bitcoin, dato che i principali candidati presidenziali del Paese hanno espresso posizioni pro-crypto. Tuttavia, gli esperti rimangono cauti riguardo alla possibilità di un cambiamento normativo sostanziale nel breve termine.
Ki Young Ju, fondatore e CEO della piattaforma di dati on-chain CryptoQuant, ha scritto in un post su X del 14 maggio:
"Tutti e tre i principali candidati presidenziali sudcoreani sostengono gli ETF su Bitcoin e gli investimenti istituzionali."
Attualmente, gli ETF su Bitcoin e gli investimenti istituzionali in crypto sono vietati in Corea del Sud, il che significa che "il 100% del volume proviene dai piccoli investitori", ha aggiunto Ju.
Il 6 maggio, il leader del Partito Democratico sudcoreano Lee Jae-myung ha promesso che avrebbe legalizzato gli ETF spot su criptovalute, ridotto le commissioni di transazione e "creato un ambiente d'investimento sicuro, in modo che i giovani possano accumulare asset e pianificare il proprio futuro."
Nonostante le promesse crypto-friendly dei principali candidati suggeriscano un futuro promettente per la legislazione sugli asset digitali in Corea del Sud, gli esperti di regolamentazione rimangono scettici. Anndy Lian, autore e consulente intergovernativo per la blockchain, ha dichiarato:
"Le promesse dei candidati [...] segnalano un potenziale cambiamento. Ma la storia smorza il mio ottimismo."
Anche il Partito del Potere Popolare, eletto nel 2022, aveva promesso che avrebbe abolito il divieto sui crypto-ETF e riveduto alcune regolamentazioni, ma "non ha agito in tal senso prima dell'incriminazione del presidente Yoon". Lian ha aggiunto:
"Un presidente pro-crypto potrebbe guidare la riforma, allineando la Corea del Sud con i trend globali. Negli Stati Uniti, gli ETF su Bitcoin hanno attirato afflussi per miliardi di dollari."