Kim Boo-kyum, di recente nominato a Primo Ministro dal presidente sudcoreano Moon Jae-in, ha dichiarato che studierà la normativa fiscale sulle criptovalute del Paese.
Secondo un report di KBS World, il nuovo Primo Ministro è intenzionato ad assicurarsi che l’entrata in vigore della normativa fiscale crypto a gennaio 2022 non faccia vittime.
I commenti di Kim arrivano mentre continua a crescere l’opposizione al regime fiscale crypto in arrivo. Le tensioni sono state alimentate ulteriormente quando Eun Sung-soo, presidente della Financial Services Commission sudcoreana, ha affermato che le criptovalute non hanno alcun valore intrinseco.
La critica di Eun, ormai comune tra gli scettici, è emersa ad aprile durante un intervento di fronte al National Policy Committee. Il presidente della FSC ha respinto la necessità di disposizioni più sofisticate per i crypto asset, aggiungendo: “se inizi a proteggere investimenti in grado di aumentare fino al 20% in un giorno, sempre di più cominceranno ad andare in quella direzione.”
I sostenitori crypto adirati dai commenti di Eun hanno presentato una petizione alla Blue House della Corea del Sud chiedendo la rimozione del presidente della FSC. Questa petizione, il terzo appello relativo alle normative crypto negli ultimi mesi, ha accusato il presidente del regolatore finanziario di applicare "due pesi e due misure".
A proposito delle affermazioni controverse rilasciate da Eun, il primo ministro entrante Kim ha sminuito la situazione, precisando che probabilmente il presidente della FSC intendeva “calmare il mercato.”
Tuttavia, Eun non è l’unico critico delle crypto nell’ambito della regolamentazione finanziaria in Corea del Sud. Anche Lee Ju-yeol, governatore di Bank of Korea, ha preso di mira le criptovalute, definendo “anormale” l’attuale bull market e respingendo l’utilità delle valute digitali nel settore dei pagamenti.
Nel frattempo, le crypto continuano ad essere oggetto di rigorose misure di controllo in Corea del Sud, mentre i regolatori annunciano provvedimenti contro le transazioni illegali di criptovalute.
A marzo, la FSC ha emendato le sue norme di informativa finanziaria, così da includere anche le criptovalute: le imprese crypto avranno tempo fino a settembre per adeguarsi ai nuovi standard, o i loro dirigenti richieranno pene detentive.
Inoltre, l’autorità fiscale del Paese si sta concentrando sull’uso delle criptovalute per evadere le tasse. Come segnalato da Cointelegraph, di recente la città di Seoul ha confiscato circa 22 milioni di dollari in valute digitali da evasori fiscali.